Tutti abbiamo in mente una scena: Pelè che si alza verso il cielo e mette a segno il gol della vittoria con una rovesciata.

Oggi lo dobbiamo salutare: la stella del calcio si è spenta, la leggenda entrata nella storia ci lascia.

Addio a Pelè: muore la stella del calcio

Aveva 82 anni, Pelè, si è spento in ospedale circondato dai suoi cari. La sua lotta con il tumore è stata lunga e difficile, un avversario contro cui lui non si è mai arreso.
Cosa significa Pelè ? Era un diminutivo che gli era stato assegnato perché qualcuno non riusciva a pronunciare correttamente il suo nome.

Nato Edson Arantes do Nascimento nello stato del Minas Gerais, il 23 ottobre 1940.

Pelè dove ha giocato? La sua carriera è iniziata a soli 12 anni nel Bauru, poi a 15 anni con la maglia del Santos (sebbene lui abbia sempre parteggiato per i Vasco da Gama), ma si fece conoscere in tutto il mondo ai Campionati Mondiali del 1958 in Svezia, dove realizzò il primo gol ai Mondiali contro il Galles nonostante un infortunio al ginocchio. Era il suo debutto con la Seleção. In seguito dichiarerà, dopo il 1966 precisamente, di non voler più partecipare ai mondiali per via delle maniere forti con cui i suoi avversari cercavano di fermarlo.

Pelè cosa ha vinto? Ha raggiunto dei record pazzeschi: ha vinto tre campionati del mondo ed un record di ben 1281 gol.
Fra i suoi riconoscimenti ricordiamo Calciatore del Secolo per la FIFA, 10 titoli paulisti, 6 campionati brasiliani, 2 Coppe Libertadores e 2 Coppe Intercontinentali. Era soprannominato O Rei e pari a lui c’era solo Maradona.

L’addio al calcio di Pelè ed altre curiosità

Pelè, detto O Rei giocò l’ultima partita con il Brasile nel 1976. Dopo si è dedicato alla beneficenza ed è anche stato ministro dello sport in Brasile.
Nato da padre calciatore Edson Arantes do Nascimento ha sempre saputo che cosa avrebbe fatto da grande. Amava il calcio sin da bambino, tanto da costruire dei palloni con i calzini, essendo la sua una famiglia molto povera.

Ci sono molte informazioni che ruotano attorno alla partecipazione del primo mondiale della star del calcio: ad esempio fu lì che casualmente gli fu assegnato il numero 10 che gli rimarrà addosso per sempre.

Nonostante la dichiarazione del’66 in cui affermava di non voler più partecipare ai mondiali, tornerà a giocarvi nel 1970 e sarà un’altra plateale vittoria. Quello stesso anno ebbe un incidente a causa dell’acclamazione della folla che lo travolse.
Sebbene abbiamo già detto che lui abbia superato il migliaio di gol, la Fifa gli ha attribuito solo 761 reti.
Tutti continuiamo a ricordarlo per lo spettacolare gol nel film Fuga per la vittoria di John Houston, dove fra l’altro ruppe un dito a Sylvester Stallone.

Addio O Rei, continua a brillare per noi.