Adriano Celentano esce col botto, non con i fuochi d’artificio ma col tonfo di chi cade giù malamente.
Adrian è stato un insuccesso dalla prima puntata, troppo trash, troppo polemico e troppo inutile.
Mediaset da subito era scontenta ma ha provato a trascinarlo dopodichè era palese che non fosse più possibile mandarlo avanti.
Peccato? Macchè non ci siamo persi nulla.
Adriano Celentano bocciato, Mediaset lo rimanda a settembre
Alla fine Adriano, causa malore ha dovuto sospendere lo show, voleva fissare una nuova data ma Mediaset ha messo un fermo.
Motivo? Un buco da 20 milioni di euro, tanto è costato il kolossal. La barca, con un tale buco, ha iniziato ad imbarcare acqua da subito (fra polemiche, non presenza di Celentano e disegni orribili) finché non ha iniziato a colare a picco.
Mancano cinque puntate ma ormai, forse, si rivedranno in autunno.
Mediaset non ha perdonato l’inganno di Adriano, ha fatto credere che sarebbe stato fisicamente presente, ma non c’era e poi ha paragonato Mediaset alla sua eterna rivale Rai (e lo ha fatto live).
Teo Teocoli, Michelle Hunziker e Ambra Angiolini hanno disertato lo show viste le polemiche e la forte disorganizzazione. Milo Manara, cui sono stati attribuiti i disegni, ha preso le distanze.
Insomma è stato un flop su tutti i fronti.
Adriano sarà comunque felice come una pasqua, ha preso un sacco di soldi e trollato tutti.
Adriano Celentano: questo show non s’ha da fare
Anni fa, il molleggiato, lo propose a Sky che molto entusiasta accettò. Adriano la tirava per le lunghe, chiedeva tempo ma alla fine Sky ha perso le staffe.
Celentano lo ha venduto a Mediaset che ha abboccato.
Nel 2015 Pier Silvio Berlusconi annuncia per la prima volta che Adrian sarà nei palinsesti di Mediaset. Per i duri d’orecchi l’annuncio viene ripetuto per altre tre volte (ovvero tre anni), perché nel frattempo non si muove nulla.
Finalmente nel 2019 è la volta buona ed infine si capisce perché la cosa non sia mai andata in porto: Adrian è un disastro su tutte le linee.
Sessista, saturo di stereotipi, razzista (ricordiamo la querela arrivatagli dai napoletani) e profondamente no sense.
Lo rivedremo in autunno? Ma speriamo di no!