Al Bano Carrisi si è trovato in una posizione molto scomoda, ed è capitato a diversi genitori durante la pandemia.

Purtroppo non aveva scelta, di fronte a queste situazioni non si può chiudere un occhio.

Al Bano dunque ha deciso di confessare la sua decisione, ed ha fatto quello che ogni genitore al posto suo avrebbe fatto.

Ecco cosa è successo.

Al Bano Carrisi confessa “Ho dovuto rinchiudere mia figlia”

Come dicevamo Al Bano Carrisi si è trovato davanti ad una situazione non facile: Jasmine Carrisi era positiva al covid19. E fin qui nulla di strano, può succedere.

Jasmine aveva fatto la prima dose del vaccino ed era stata contagiata, presentando da subito febbre.

Il cantante e la Lecciso non sono stati invece contagiati.

Il fatto è che Jasmine di stare in quarantena non voleva saperne.

Carrisi ha dichiarato “L’ho dovuta segregare in casa e per una ragazzina di 20 anni è molto dura. Ha la febbre a 38, è spossata e ha un po’ di tosse, le cose tipiche di questo maledetto virus. E’ in camera sua tutto il giorno e anche io e Loredana Lecciso siamo in isolamento, seppure negativi”.

Il cantante era preoccupato ed ha affrontato a muso duro la figlia che sembrava non rendersi conto della gravità della situazione.

E’ intervenuta Romina Power, la mamma di Jasmine, che è riuscita a tranquillizzare gli animi. Con diverse videochiamate e qualche piatto preferito della ragazza, Romina è riuscita a convincere la figlia che la quarantena era necessaria.

Jasmine ha poi scritto ”Comunicazione importante. Sono positiva, ho preso il Covid. Sto veramente una mer*a, sto malissimo. Però passerà, spero presto”.

Al Bano Carrisi contro i novax

A proposito del vaccino Al Bano Carrisi dice: “Se non avesse fatto neanche la prima chissà come starebbe oggi è dura vederla in quelle condizioni, aggredita da un microbo contro cui non puoi fare nulla. Il vaccino è la salvezza dell’umanità. Leggo che alcuni no-vax, dopo essere stati colpiti dal virus, ora fanno appello a vaccinarsi. Ognuno è libero di vivere e morire come gli pare e piace però questo non può influenzare l’andamento dell’umanità”.

E sul green pass come la pensa? “Tutte le precauzioni che servono ad allontanare il virus vanno prese, vanno fatte e vanno rispettate. Mi vengono in mente quelle lunghe file di 70 anni fa vicino alla scuola di Cellino San Marco con un dottore in tasta che ci faceva a tutti il vaccino del vaiolo, avevo 8 anni. Fu così che ci salvammo dal vaiolo!”.

Una testimonianza importante, da che mondo è mondo i vaccini hanno sempre aiutato le persone a combattere terribili mali.