Andare a cena fuori con gli amici non è più semplice come una volta da quando sempre più gente ha cominciato a sostenere di avere allergie e intolleranze alimentari o diete specifiche da seguire. Non è certo una novità, se si pensa che più di una persona su cinque evita determinati tipi di cibo per via di intolleranze e allergie: tuttavia, stando a una recente ricerca, questi disturbi potrebbero essere dovuti esclusivamente alla loro immaginazione.
Reali o immaginari, questi disturbi si traducono per almeno un terzo delle madri nell’obbligo ad adattare i menù di pranzo e cena alle specificità alimentari di un altro membro della famiglia, fermamente convinto di non poter mangiare un determinato alimento. La conseguenza? Il fenomenale aumento di aziende produttrici di prodotti senza glutine, senza lattosio, senza frutta secca e tutti quanti quegli ingredienti temuti da milioni di italiani.
Proprio di recente, una ricerca di mercato – il Drink Innovation Nework – ha rivelato che il 22% degli adulti asserisce di essere affetto da allergie e intolleranze a certi cibi o a certe bevande. Il sondaggio, condotto su 1.600 persone, non richiedeva però nessuna prova: perciò, dovranno essersi verificati molti casi in cui gli intervistati devono aver collegato erroneamente i loro problemi di salute o di digestione a determinati cibi, che adesso evitano. Tra questi, i più penalizzati sono senz’altro i prodotti a base di glutine e i latticini, che risultano i primi alimenti di cui si smette il consumo non appena si crede di avere un allergia o un’intolleranza.
Il sondaggio, che è stato realizzato nel Regno Unito, ha registrato che rispetto agli uomini le donne a lamentare allergie e intolleranze alimentari sono il doppio. Un fenomeno in netta crescita, insomma, cui si ovvierà grazie alle nuove regolamentazioni europee, in base alle quali tutti i ristoranti, i pub, i servizi di catering a partire da dicembre dovranno elencare tutti i potenziali allergeni tra gli ingredienti dei loro prodotti. Gli effetti previsti per l’industria del cibo? Decisamente drammatici.