Svolta nel campo della ricerca sull’Alzheimer. Uno studio britannico ha infatti identificato una serie di proteine del sangue che possono indicare che un determinato soggetto sia predisposto al morbo di Alzheimer.
Attraverso quindi delle normali analisi del sangue sarebbe possibile rinvenire i primi segnali legati alla malattia.
I risultati della ricerca sono stati resi noti dal giornale Alzheimer’s&Dementia: oltre 1.000 le persone coinvolte, di cui 476 già affette dalla malattia e 220 con un leggero deterioramento cognitivo.
In base al test, i ricercatori riescono a prevenire l’Alzheimer nei 12 mesi successivi in persone che abbiano già dei disturbi di memoria.
“Una semplice analisi del sangue potrebbe aiutarci a identificare i pazienti con molto anticipo facendoli così partecipare a nuove sperimentazioni e, si spera, allo sviluppo di cure che possano prevenire lo sviluppo della malattia“, ha affermato Simon Lovestone, del King’s College.
Un passo importante, dunque, dato che ancora non esiste una cura per i malati di Alzheimer che attulamente sono stimati attorno ai 44 milioni di persone nel mondo.
[Fonte TM news]