Britney Spears di nuovo in tribunale, stavolta però il processo non è il suo.
Dopo aver presenziato in aula, ha scritto un lungo post sui social in cui si è scusata con i fan.
Secondo alcuni, Britney era tenuta segregata per non si sa quali motivi. I soliti complottisti.
Siete curiosi vero?
Britney Spears in tribunale, si scusa con i fan
Britney Spears ha dovuto testimoniare nella causa contro il padre a Los Angeles. Il genitore da 13 anni gestisce il suo denaro e i suoi affari. In aula ha rivelato di essere stata costretta a lavorare contro la sua volontà e che la tutela le ha impedito di sposarsi o di rimuovere il contraccettivo per poter avere un altro bambino.
Jamie Spears aveva il controllo della sua proprietà, della carriera, delle cure mediche e di altri aspetti della sua vita personale, un padre padrone insomma.
La figlia lo ha anche accusato di averle somministrato uno psicofarmaco, il litio, contro la sua volontà. Ha detto in aula: “Voglio solo la mia vita indietro. Voglio porre fine a questa tutela senza essere giudicata. Merito di avere una vita, ho lavorato tutta la mia vita. Merito di avere una pausa di due o tre anni”.
Tornata a casa Britney scrive un lungo post su Instagram:
“Mi scuso per aver finto di essere stata bene negli ultimi due anni. Tutti noi desideriamo una vita da favola e dal modo in cui la posto (sui social) la mia vita sembra piuttosto sorprendente. È quello per cui tutti ci sforziamo! Era una delle caratteristiche di mia madre… Non importava quanto la sua giornata fosse andata male, per il bene mio e dei miei fratelli, faceva sempre finta che tutto andasse bene. Per questo non voglio che la gente pensi che la mia vita sia perfetta, perché assolutamente non lo è. Onestamente chi non vuole mettersi in evidenza sul proprio profilo Instagram in una luce divertente! Che ci crediate o no, fingere di stare bene mi ha davvero aiutato… Per sentirmi importante nonostante quello che stavo passando, e ha funzionato”.
Si è scusata con i fan che l’hanno vista apparentemente serena e felice in questi mesi.
Il complotto ai danni di Britney Spears
Tempo fa è nato il movimento “free britney” per chiedere la liberazione della cantante, secondo loro rinchiusa in qualche villa.
Lo slogan “LIBERATE BRITNEY!” ha iniziato a girare fra i follower della cantante su Instagram, per poi approdare anche su TikTok, YouTube, Reddit e Twitter.
L’attività della cantante sui social ha insospettito i fan: non pubblica nuovi album né si esibisce dal vivo da quasi cinque anni, si limita a una lunga serie di selfie e brevi filmati praticamente tutti uguali, registrati in una località non specificata.
I fan erano convinti che i video fossero delle richieste di aiuto in codice.
In parte qualcosa di vero c’era, Britney ha rivelato che non era granchè libera di fare chissà cosa o prendere decisioni.