Brividi senza febbre

Brividi senza febbre: oddio sarà mica il West Nile?

Non conoscete il nuovo virus che miete vittime in Italia?

Passata la fobia della meningite ecco che scoppia il caso della febbre del Nilo. Ed è subito psicosi.

Il West Nile e i brividi senza febbre

Si sono verificati alcuni casi di febbre del Nilo in Emilia e in Friuli ed a Pregnana Milanese.

Un uomo, in Lombardia, si è recato in ospedale in quanto riscontrava difficoltà a respirare, le sue condizioni si sono aggravate e dagli esami è emerso che si trattava proprio del West Nile.

Il secondo cittadino del rhodanese ha, invece, contratto l’infezione durante una vacanza a Marina di Massa, ha rilevato cali visivi seguiti da un’encefalite.

A Udine sarebbero stati infettati un umo di 34 anni e anche una ragazzina di 15, anche se il caso del primo risale alla metà di luglio nonostante solo adesso siano arrivati i risultati delle analisi di laboratorio che confermano come anche il suo possa classificarsi tra i casi di febbre del Nilo.

In provincia di Ferrara, è morta un’anziana donna di 88 anni che aveva contratto il virus West Nile.

Luigi Nicolardi, direttore del dipartimento di Prevenzione Ulss 4 ha spiegato che: “Il virus può essere molto pericoloso. Nelle persone anziane, può causare gravi forme di meningoencefalite“.

L’esperto dell’Ulss è stato interpellato dal sindaco di Jesolo: “Abbiamo chiesto di intensificare la disinfestazione, ma occorre sensibilizzare i cittadini, perché quello che fiacciamo vale solo per gli ambienti pubblici. Attenzione a non lasciare l’acqua morta quando si innaffiano i fiori, a mettere pastiglie nei tombini, e soprattutto a coprirsi la sera”.

La regione Veneto, già a luglio, era stata la prima protagonista della psicosi: “Il sistema sanitario è in grado di riconoscere prontamente la malattia ed erogare cure efficaci quando un paziente si presenta con determinati sintomi“.

West Nile, i brividi senza febbre sono un sintomo?

A trasmettere la febbre del Nilo è la Culex quinquefasciatus, una zanzara.

Il periodo di incubazione per la febbre del Nilo occidentale varia dai 2 ai 15 giorni circa.

I sintomi sono:

  • brividi senza febbre,
  • febbre moderata,
  • malessere generalizzato,
  • diminuzione dell’appetito,
  • nausea,
  • mal di testa,
  • dolore oculare,
  • mal di schiena,
  • dolori muscolari,
  • tosse,
  • eruzioni cutanee,
  • diarrea,
  • linfonodi ingrossati,
  • difficoltà a respirare

Nelle forme più gravi si presentano:

  • febbre elevata,
  • encefalite,
  • meningite,
  • mal di testa severo,
  • debolezza e paralisi flaccida,
  • sintomi gastrointestinali,
  • disorientamento,
  • tremori,
  • convulsioni,
  • coma,
  • eruzioni cutanee su tronco, collo, braccia o gambe,
  • atassia (progressiva perdita della coordinazione muscolare)

Non esistono vaccini o trattamenti specifici.

Si raccomanda di usare rimedi repellenti contro gli insetti, in modo da prevenire un’eventuale puntura da parte di insetti portatori del virus.

Inoltre evitare in zone a rischio il contatto con animali deceduti e di prevenire la proliferazione delle zanzare limitando le superfici umide.