redit: mammagiramondo.blogspot.com

Cartoline e souvenir esistono ancora? In un mondo globalizzato dove si fa shopping online di qualsiasi cosa vi frulli per la testa, e dove il numero di fotografie scattate da ciascuno giornalmente ha raggiunto numeri esorbitanti, questi ricordi-di-vacanza stanno perdendo vita, finendo sconsolatamente nel dimenticatoio.

Premetto, io colleziono cartoline da tutto il mondo. Ora, mentre sto scrivendo, ho davanti a me più o meno una trentina di cartoline appese ad una bacheca. Dalle più comuni come Londra, New York, Amsterdam, Barcellona, a quelle meno note, a partire da Strasburgo, Stratford-upon-Avon fino ad arrivare a Ciutadella e a piccoli paesaggi di montagna dalla vista mozzafiato.
Ed è per il modo in cui mi fanno sentire appena alzo lo sguardo che dico che delle cartoline non si può fare a meno. E vale lo stesso per i souvenir.

Prima di diventare una forma di saluto e di ricordo delle vacanze, le cartoline erano gli antichi rotocalchi, cronache di pagine di vita di persone che comunicavano ad altre fatti stati d’animo e quant’altro. Da qualche decennio, però vengono emesse cartoline postali celebrative, che riportano disegni di avvenimenti particolari o angoli di paradiso da non dimenticare mai.

L’uso di acquistare souvenir, invece, è sempre esistito, ma solo con l’avvento del XVIII secolo, epoca in cui i viaggi per il mondo ebbero un notevole incremento, che si cominciò a sfruttare commercialmente questo interesse.
La parola souvenir è francese, e il significato letterale è proprio “ricordo”, tradotto più grossolanamente come “oggetto-ricordo”, cioè quella cosa che si acquista o si regala quando, visitando luoghi di particolare interesse turistico, si vuole conservarne la memoria.

Sono pezzi di vacanza che porterete a casa, che saranno sempre lì a ricordarvi i momenti passati. Valgono quanto rivedere il mare dopo tutto il grigiore dell’inverno, quanto quell’indimenticabile notte trascorsa, quanto le risate degli amici. Valgono quanto i migliori ricordi, con un pregio in più: saranno sempre nitidi nel tempo rispetto alle immagini che abbiamo solo nella nostra mente.