Dal Sud America, il virus Zika è arrivato anche in Europa, dove ha registrato quattro casi di contagio in Italia e tre in Gran Bretagna. Si tratta di una malattia che qualche tempo fa era poco conosciuta, ma che secondo gli esperti potrebbe espandersi fino a colpire l’Occidente. Per il virus Zika non esiste un vaccino né un rimedio, ma i sintomi sono meno gravi: eruzioni cutanee, congiuntivite, dolore alla testa e alle articolazioni. Nel caso in cui la malattia colpisca le donne incinte, può provocare malformazioni nel feto e microcefalia fetale. L’ultimo episodio di questo tipo si è verificato a El Salvador, in Brasile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta svolgendo i controlli necessari sulla malattia, cercando un modo per arginarla. Ma cos’è esattamente questo virus?
Il virus Zika (letteralmente ‘coperto di vegetazione’, tradotto dalla lingua luganda) è un patogeno che si trasmette grazie alle punture di zanzare infette del genere Aedes, in modo particolare da Aedes aegypti nelle zone tropicali. Scoperto e isolato per la prima volta nel 1947 da un macao nella foresta di Zika (da cui prende il nome), solo qualche anno più tardi fu descritto come un virus diverso dalla febbre gialla. Per lungo tempo, la sua diffusione ha interessato le zone dell’Africa, in Asia e nelle isole del Pacifico (Micronesia e Polinesia Francese). Dal 2015, si inizia a parlare del virus Zika anche nell’America Latina, in particolare in Brasile, dove ha registrato almeno 3.500 casi di microcefalia nei bambini appena nati tra ottobre e le prime settimane di gennaio di quest’anno.
Lo Zika, quando infetta l’organismo, si lega alle membrane cellulari e vi fa penetrare il suo DNA in modo da colonizzare le cellule e replicarsi più rapidamente. In risposta alla malattia, l’organismo reagisce con una serie di reazione immunitarie per difendersi, partendo proprio dalla febbre. I primi sintomi compaiono generalmente tra i 2 e i 7 giorni dalla puntura di una zanzara infetta. Finora non sono noti casi di pazienti morti a causa del virus Zika, proprio perché i sintomi causati dalla malattia sono quasi sempre lievi e passano entro pochi giorni.
Dato che non esiste cura, non si può prevenire la febbre di Zika. Le autorità brasiliane, in seguito ai casi di malformazione al feto nelle donne incinte, ha ordinato di rimandare le gravidanze. La domanda da porsi infine è questa: quanto è sicuro viaggiare in Sud America in questo momento? L’OMS raccomanda sempre di informarsi bene sui luoghi ‘infettati’ dal virus, riferendosi in particolare proprio alle donne gravide.