Chiara Ferragni non se la sta passando molto bene, attualmente è indagata per un fatto avvenuto a Sanremo 2023.
C’è anche un altro fatto che è passato in sordina ma che ha indignato molto: l’aiutino dallo Stato (chiesto ed ottenuto anche da Marco Mengoni fra l’altro).
Chiara Ferragni indagata: chiesti i contratti di Saremo 2023
Volenti o nolenti siamo tutti al corrente di cosa è successo a Sanremo 2023 ed in particolare i fatti che riguardano Chiara Ferragni.
No, basta parlare di Fedez e Rosa Chemical, parliamo di un’inchiesta che è stata aperta per pubblicità occulta. Durante una serata la Ferragni ha ringraziato tutti quelli che hanno fatto decollare l’account Instagram di Amadeus.
Il Cda della Rai sta indagando in merito per una possibile pubblicità occulta, proprio per via della grande visibilità per profili social, esemplare appunto il caso di Amadeus che ha visto nascere al Festival un profilo da 1,8 milioni di follower.
Il Cda della Rai ha richiesto di visionare i contratti di Fedez e Chiara sui loro diritti di immagine. È una situazione un po’ complessa. Sembra che i due abbiano ceduto parzialmente i diritti d’immagine, non presentandosi in nessuna occasione al DietroFestival.
Per quando riguarda la serie The Ferragnez, non è stata fermata per problemi della coppia ma perché la troupe Amazon-Banijay è indagata sempre per quanto riguarda questi diritti.
Chiara Ferragni ha chiesto ed ottenuto un aiutino dallo Stato
La società Fenice Srl di Chiara Ferragni ha fatto domanda per avere un aiutino statale: un contributo dello Stato italiano alla internazionalizzazione del marchio.
Ammonta a ben novemila euro, già consegnati prima che salisse sul palco.
Il contributo di 9 mila euro è inquadrato nel procedimento sui finanziamenti «de minimis» alle piccole e medie imprese italiane.
Sì ne aveva diritto, ha fatto domanda ed ha ottenuto il massimo. Le serviva? No. Di fatto ha tolto la possibilità a qualcun altro di riceverlo e con un fatturato superiore ai 7 milioni di euro, no decisamente non le serviva. E come se non bastasse pare che questa sia la terza volta che chiede ed ottiene l’aiutino.
Non sarebbe il caso di mettere un limite di requisiti per chi ha davvero bisogno di questi aiuti statali e chi no?