E’ stata arrestata per droga, Claudia Rivelli, sorella dell’attrice Ornella Muti. 71 anni e coinvolta nel traffico di stupefacenti tra cui fentanyl e Gbl (la droga dello stupro).
Nel capo di imputazione leggiamo che ha “illecitamente dall’Olanda, con cadenze trimestrali, importato vari flaconi di Gbl provvedendo a inviarne parte al figlio residente a Londra dopo averne sostituito confezione ed etichetta riportante indicazione ‘shampoo’ in modo da trarre in inganno la dogana”.
Ecco com’è andata la storia.
Claudia Rivelli, sorella dell’attrice Ornella Muti, arrestata per droga
Claudia Rivelli era già stata fermata a settembre, sempre per lo stesso motivo ovvero il traffico di droga. In quel caso si difese dicendo che aveva mandato la sostanza al figlio a Londra “perché lui la usa per pulire la macchina, io invece per pulire casa”. Ovviamente nel flacone non c’erano detergenti ma droga.
Ciò avvenne il il 15 settembre scorso, dopo che nella sua casa a Roma gli agenti della Polaria ritrovarono tre flaconi con un litro di sostanza Gbl.
In una chat con il figlio si legge: «Pacco arrivato e nascosto» e «Fammi sapere notizie mano a mano, se no mi agito troppo fino a giovedì». Tali frasi, insieme ad altre, fanno comprendere che in realtà la Rivelli sapesse perfettamente cosa contenevano i flaconi.
Insieme a loro sono state individuate altre persone, fra cui un dentista, un avvocato, un funzionario pubblico locale, un architetto, due ex appartenenti alle forze armate etc, tutti coinvolti nella vicenda. Ma il pezzo forte deve ancora arrivare: si parla anche di un politico, un senatore a quanto pare.
Claudia Rivelli arrestata per traffico di droga
Il gip di Roma Roberto Saulino spiega che Claudia Rivelli è stata arrestata per traffico di droga, probabilmente acquistata nel dark web.
“Quello che a prima vista apparirebbe come un traffico ‘di nicchia’, devoluto solo ad alcuni ‘amanti’ del settore, si è rivelato essere molto più esteso ed alimentato da pressanti richieste dei consumatori” spiega.
Il gip ha anche svelato come avviene l’acquisto: “una prima modalità prevede l’ordinazione on line, il pagamento e la ricezione di spedizioni direttamente dai fornitori esteri” in questo caso però attraverso le intercettazioni si sono scoperti altri modus operandi: “riferimenti organizzativi a viaggi all’estero, verso la Germania e la Spagna, effettuati per provvedere al trasporto degli stupefacenti, che venivano quindi importati in Italia utilizzando anche la pericolosa tecnica degli ovulatori”.