Pressione sul tallone d’Achille e sul polpaccio, errata postura, rigonfiamenti dolorosi sui piedi: sono solo alcuni dei problemi provocati dai tacchi secondo quanto rivela uno studio sull’abitudine di portare scarpe alte anche 3 volte a settimana. Ma come evitare di avere serie ripercussioni sul nostro fisico? A voi alcuni consigli.
La ricerca, condotta da Sammy Margo, su un campione di donne innamorate dell’effetto slancio dato dal tacco, sottolinea l’importanza di scegliere le giuste scarpe per prendersi cura adeguatamente dei propri piedi. Questa parte del corpo, infatti, è quella sulla quale dovremmo investire maggiori energie per il suo benessere. Diciamo subito anche che questo non significa rinunciare completamente ai tacchi.
Spesso uniformata a primario oggetto di dominio femminile, questa scarpa ha conosciuto diverse evoluzioni nel corso della sua storia: passando per vie intermedie, ha raggiunto il top con il tacco a spillo e si è ritrasformata aggiungendo il famoso plateau per aiutare le avvenenti donne alla sopportazione.
Perciò, come vi avevamo anticipato, la cattiva notizia è che non solo i tacchi, ma anche le ballerine non sono un toccasana per i nostri piedi, la buona che ci sono ancora una varietà di questi che possono essere indossati senza gravi ripercussioni.
Il modello migliore per salvarci da scivoloni e cadute, distorsioni e lesioni alla caviglia, deformità dei piedi e problemi alla schiena è sicuramente quello con 4 cm di tacco e uno di plateau, cosicché la reale misura diventi di 3 cm. È in questo modo che possiamo sfuggire alle bolle che si formano generalmente sulle dita dei piedi.
Oppure potete optare per alcune semplici trainers: non scordate però di non abusarne, preferendo piuttosto un ampio range di scarpe che vi permetta di variare e quindi far muovere meglio il piede. Infine abbinate una corretta dose di esercizi e massaggi per i piedi.
Quali? Se non sapete da che parte iniziare, ecco a voi il programma di Gwineth Paltrow.
Primo esercizio
Per prevenire il piede a martello, nervi pizzicati , fratture da stress e l’alluce valgo, dovreste iniziare unendo le dita delle mani al vostro piede, come se fosse una stretta di mano, lasciando fuori il pollice e mantenere per 30 secondi, più altri 5 alla fine. Da ripetere per 10 volte.
Secondo esercizio
Per evitare parastinchi e stress da frattura, state inginocchiati e mettete un’asciugamano arrotolata sotto i piedi, dove le dita e la parte più alta dei piedi si incontrano. Dopo di ché rimanete inginocchiati fino a quando non si sente lo stretch tra le ginocchia e le caviglia.
Terzo esercizio
Per contrastare i dolori ai piedi e abbassare l’allignamento del piede, mentre state sdraiati, mettete la cinghia aggomitolandola attorno al rigonfiamento del piede e sollevate quella gamba mentre l’altra rimane a terra. Le dita dovrebbero essere tirate nella vostra direzione, prima di girare il piede all’interno.
La cinghia dovrebbe essere tenuta con la mano opposta rispetto al piede che state tirando. Ripetere 2 volte per ogni gamba, mantenendo per 30 secondi.
Quarto esercizio
Il prossimo esercizio è un semplice stretch del polpaccio mirato a rafforzare il tallone d’Achille e proteggere il polpaccio stesso.
In questo caso stando con la gamba di fronte curvata e la gamba indietro distesa, spingete le mani contro il muro e tenete le ginocchia dietro dritte con i tacchi incollati al pavimento. Muovete il piede disteso più vicino al muro mentre curvate il ginocchio dolcemente. Mantenete la posizione per 30 secondi e ripetete l’esercizio anche nell’altro senso.
Terminata la sessione, i piedi potranno essere infilati più dolcemente anche nei décolleté. Se davvero tenete alla loro salute, dunque, come ultimi suggerimenti vi proponiamo di curarli costantemente anche immergendoli in un po’ d’acqua per due-tre volte alla settimana e non dimenticando mai di tagliare le unghie senza andare troppo a fondo e mettere la crema quando andate al mare.
Anche se il bruciore è meno evidente che in altre zone, a lungo termine si potrebbero creare inconvenienti spiacevoli. Come sempre, meglio prevenire che curare.