Corona video

Corona video shock a Rogoredo, poteva bastare? Certo che no, ci è tornato.

Solo che stavolta il problema non sono stati gli spacciatori.

Insomma Corona non fa che combinarne una dietro l’altra, ma del resto fra poco le porte del carcere si riapriranno per lui, meglio approfittarne ora.

Corona video shock a Rogoredo: denuncia in corso

Ricordiamo tutti la memorabile incursione, fintissima, dell’ex paparazzo nel bosco della droga.

Ci è tornato mercoledì per realizzare un nuovo video.

Si è portato dietro un collaboratore: 44 anni, napoletano e ben equipaggiato.

Il suddetto collaboratore è stato trovato in possesso di una calibro 7,65 detenuta illegalmente e rubata pure.

Corona prende le distanze ma questo non basta. Fra l’altro le frottole raccontate dai due non hanno fatto che aggravare la situazione.

Corona video shock: collaboratore al seguito con pistola rubata

Questo collaboratore napoletano una volta fermato dai carabinieri ha raccontato una storia un po’ confusa.

Era nel bosco con Corona, sono stati attaccati dagli spacciatori, lui ha sottratto l’arma con cui era minacciato per difendersi e darla alle forze dell’ordine.

Peccato che non sia andata così.

Le forze dell’ordine sono state allertate da dei passanti che hanno visto il collaboratore estrarre l’arma da dietro la schiena.

Corona video shock a Rogoredo: la versione dell’ex paparazzo

Anche stavolta Fabrizio se la vede scura, i carabinieri vogliono conto e ragione sul fatto che uno dei suoi collaboratori fosse armato (con un’arma rubata pure).

Fabrizio quindi prende le distanze, afferma che non si trattava di un collaboratore, ma di un suo “fan” che voleva seguirli e quindi si è unito a loro. Ovviamente le forze dell’ordine non se la sono bevuta.

I carabinieri dunque denunciano l’imprenditore napoletano, vero o presunto collaboratore che sia, per ricettazione e porto abusivo di arma comune da sparo in luogo pubblico.