In questi giorni è emerso, da certi documenti presentati dal Vaticano, che dietro la sparizione di Emanuela Orlandi ci sarebbe stato lo zio Mario Meneguzzi.
Ma i fratelli Pietro e Natalina raccontano un’altra versione, diversa da quella che si sta diffondendo e ipotizzano il depistaggio.
Emanuela Orlandi: parla Natalina Orlandi sulle avances dello zio
Secondo i documenti presentati dal Vaticano, dietro la sparizione di Emanuela Orlandi ci sarebbe stato lo zio Mario Meneguzzi, che fu a suo tempo indagato per molestie a Natalina Orlandi.
La7 con il suo scoop su queste documentazioni private e sulla riproposta di un fatto che all’epoca era noto, ha sollevato un polverone.
Ma Natalina Orlandi non ci sta e racconta la verità: “Nessuno stupro da mio zio, solo avance verbali, qualche regalino. Ed è stato tutto li’, quando si è reso conto che non c’era nulla da fare, è finito li’.
Ci fu un episodio nel 1978, quando Natalina aveva 21 anni, di cui effettivamente lei parlerà al suo confessore (quello delle lettere presentate dal Vaticano). La polizia che allora indagava era stata messa al corrente ma non ci furono prove che Mario Meneguzzi fosse implicato nella vicenda.
Emanuela Orlandi: Pietro Orlandi non ci sta, il Vaticano vuole confondere le acque
Pietro Orlandi da subito ha accusato il Vaticano di depistaggio, a suo dire stanno cercando di nuovo di sviare le indagini sulla scomparsa di sua sorella Emanuela Orlandi.
“Quando ho visto ieri Mentana con occhi gioiosi raccontare questa cosa ho pensato per prima cosa ‘che carognata..’, perché ho visto il modo di scaricare sulla famiglia qualunque responsabilità che eventualmente ci fosse in Vaticano. Su cosa si sono basati? Sulla lettera di un sacerdote che riportava quanto saputo durante il sacramento della confessione?” ha commentato ed ha aggiunto: “Il Vaticano sta cercando di scaricare ogni responsabilità su altri, addirittura sulla stessa famiglia Orlandi”.
Infine Pietro Orlandi dichiara l’intenzione di avere un colloquio privato con Papa Francesco “per dirgli delle carogne che gli girano intorno”.
Perchè il Vaticano sta cercando di sviare l’attenzione su se stesso?
Papa Wojtyla era davvero coinvolto?