Amate i romanzi di Federica Bosco? Ebbene ho una notizia per voi: Mia è tornata.
Onestamente non riuscivo a crederci: come tanti di voi ho amato quella trilogia. Ma tutti noi credevamo fosse una trilogia e basta.
Anche l’autrice, al termine del nuovo libro, precisa che in teoria non ci doveva essere un quarto libro ma i fan l’hanno assillata parecchio.
Ed ecco che torna Mia, la ragazza che vive per la danza classica. L’avevamo lasciata con Adam, innamoratissimi e in procinto di andare a vivere insieme.
Com’è andata?
Federica Bosco: Un angelo per sempre
Mia finalmente è riuscita ad arriva in alto, balla per un’importante compagnia di danza classica (l’American Ballet Theatre di New York) e aspira al ruolo di solista.
Adam, con cui convive, scrive sketch per un famoso show.
E’ vero i due si vedono pochissimo: lei lavora di giorno e lui di notte in più New York è una città molto impegnativa.
Ad un tratto Mia inizia ad accorgersi che le cose con Adam non vanno alla grande, non come agli inizi, ora che i due ce l’hanno fatta son sempre più distanti.
Mia si sta impegnando sul serio ed è ad un passo dall’esser scelta come solista.
E poi? Di nuovo un brutto incidente, la carriera di Mia subisce un brusco arresto: per diversi mesi non potrà ballare.
Un’auto avrebbe potuto mettere fine alla sua vita se non fosse stato per…Patrick. In carne ed ossa? Non può essere Patrick è morto? Eppure, Nathan, il ragazzo che l’ha salvata, è identico a Patrick…
Federica Bosco: Un angelo per sempre
Ovviamente l’ho divorato.
Ovviamente sono rimasta scioccata, primo perché credevo che il libro parlasse di Adam e Mia e invece i due sono al capolinea e due perché Patrick è morto, lo sappiamo tutti.
Il libro ruota attorno a questa domanda: Patrick è morto o no?
Devo dire che rispetto agli altri tre questo l’ho trovato molto prolisso ed a tratti lento, Mia è molto presa dalla carriera e poi dalle varie disgrazie che le capitano. Relegato nello sfondo c’è Patrick che ora è Nathan e qui iniziano i problemi: Patrick è Nathan? Ve lo chiederete per tutto il libro,
Ci sono diversi buchi sul personaggio di Nathan: non è più giovane di Patrick ma ha la sua stessa età come dovrebbe averla nel presente (quindi non è la reincarnazione di Patrick), Nathan è stato trovato in coma non si capisce come e quindi non ha un passato, sa solo di aver avuto un incidente in marina, mentre era in mare, e di esser finito in coma. Guarda caso viene dall’Inghilterra. Guarda caso conosce il latino. Però qualcosa non quadra: lo hanno trovato in coma, perché si chiama Nathan? Dove sono i suoi documenti? Dov’è la sua famiglia? Perchè è in America?
Quindi per tutto il libro ci chiediamo: ma è Patrick? Per me sì, è lui altrimenti non si spiega.
Ritornano anche Nina, Paul, la mamma di Mia e vari protagonisti degli altri libri.
Pronti per la conclusione?