Si è tenuto presso l’Istituto Nazionale Tumori, CRO, di Aviano, il corso per operatori sanitari volto a supportare la fertilità naturale onde disincentivare il ricorso alla fecondazione assistita o all’ovodonazione: una delle principali cause del calo della fertilità resta, ad ogni modo, la tarda età femminile in cui si inizia a tentare il concepimento.
Secondo le ultime ricerche, infatti, le coppie che non vogliano ricorrere alla fecondazione in vitro, dovrebbero cominciare a concepire entro e non oltre i 27 anni per avere almeno il 90% delle possiblità di riuscire ad avere due figli in maniera naturale. L’età limite per chi voglia un figlio unico è, invece, di 32 anni, ma se di figli se ne vogliono 3 è di soli 23 anni.
“Molti pensano che la fecondazione in vitro può essere una soluzione – spiega Lino Del Pup, Presidente Società Italiana Conservazione Fertilità Endocrino-oncologia Ginecologica all’Istituto Nazionale Tumori, CRO, Aviano – senza fare i conti con i costi e i rischi della procedura. Fortunatamente la prevenzione delle fertilità in moltissimi punti coincide con la prevenzione tumorale e cardiovascolare“. I consigli forniti dagli esperti sono perciò i seguenti:
1.cercare di concepire in un’età quanto più giovane possibile;
2.proteggersi dalle infezioni, non sottovalutarne i sintomi e richiedere di diagnosticarle e trattarle precocemente;
3.segnalare mestruazioni dolorose, dolori pelvici cronici, aborti ricorrenti, fibromi o altri sintomi ginecologici;
4.evitare il fumo, l’alcool, le droghe, ridurre la caffeina;
5.tentare di ridurre lo stress e di riposare adeguatamente, non fare attività fisica estrema e trattare le disfunzioni sessuali;
6.mantenere un peso nella norma, non dimagrire troppo o troppo rapidamente. Ridurre l’adipe se eccessivo, in particolare quello addominale, e trattare i disturbi del metabolismo degli zuccheri;
7.scegliere cibi sani e con effetti antiossidanti o usare integratori che aiutino a proteggere il patrimonio di ovociti, l’integrità del DNA e che aiutino a prevenire le malformazioni del nascituro;
8.proteggersi dalle sostanze inquinanti, radiazioni e campi elettromagnetici. Se si svolge un lavoro a rischio per la fertilità, adottare e fare adottare tutte le misure preventive;
9.valutare se in famiglia ci sono malattie genetiche, casi di menopausa precoce, aborti ripetuti o infertilità. Se i cicli mestruali sono anomali, si hanno vampate o sintomi di precoce insufficienza ovarica informarne subito il ginecologo;
10.se si ha un tumore, si sta per cominciare un trattamento oncologico e si desidera avere un figlio, rivolgersi subito a chi si occupa di fertilità e tumori.