Abbiamo visto quali sono i fiori commestibili, ora parliamo di fiori velenosi.
Se siete tentati di andare in giardino e abbellire, o peggio, cucinare il primo fiore che avete davanti forse prima è meglio se leggete questo.
Ricordiamo che l’ingestione di fiori velenosi può provocare una vasta gamma di sintomi, a seconda della specie e della quantità ingerita. Tra i sintomi più comuni troviamo nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, irritazione della pelle, difficoltà respiratorie, problemi cardiaci e, nei casi più gravi, convulsioni e coma.
Fiori velenosi: quali sono quelli non commestibili
Disclaimer: Le informazioni fornite sono solo a scopo informativo e non sostituiscono il parere di un esperto. Consultare un medico o un centro antiveleni in caso di sospetto avvelenamento.
- Oleandro (Nerium oleander): Tutta la pianta è altamente tossica. L’ingestione può causare nausea, vomito, diarrea, problemi cardiaci e neurologici.
- Giglio (Lilium spp.): Particolarmente tossico per i gatti, può causare insufficienza renale acuta. Nell’uomo, l’ingestione può provocare irritazione della bocca e della gola, nausea e vomito.
- Rododendro e Azalea (Rhododendron spp.): Contengono tossine che possono causare nausea, vomito, debolezza, difficoltà respiratorie e problemi cardiaci.
- Mughetto (Convallaria majalis): Contiene glicosidi cardiaci che possono causare nausea, vomito, dolori addominali, vertigini e problemi cardiaci.
- Digitale (Digitalis purpurea): Contiene glicosidi cardiaci utilizzati in medicina, ma l’ingestione della pianta può causare avvelenamento con sintomi simili a quelli del mughetto.
- Glicine (Wisteria sinensis): I semi e i baccelli sono particolarmente tossici e possono causare nausea, vomito, dolori addominali e diarrea.
- Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima): Il lattice può causare irritazione della pelle e delle mucose. L’ingestione può provocare nausea, vomito e diarrea, ma raramente è fatale.
- Narciso (Narcissus spp.): I bulbi sono i più tossici e possono causare nausea, vomito, dolori addominali e diarrea.
Informazioni aggiuntive sui sintomi:
- Dermatite da contatto: Alcuni fiori, come la stella di Natale o l’edera velenosa, possono causare reazioni cutanee semplicemente toccando la pianta. I sintomi includono arrossamento, prurito, gonfiore e vesciche.
- Reazioni allergiche: Alcune persone possono essere allergiche al polline di determinati fiori, anche se non sono intrinsecamente velenosi. I sintomi possono includere starnuti, naso che cola, prurito agli occhi e difficoltà respiratorie.
Cosa fare in caso di sospetto avvelenamento
- Mantenere la calma: la maggior parte degli avvelenamenti da piante non sono fatali.
- Identificare la pianta: se possibile, cercare di identificare la pianta ingerita o con cui si è entrati in contatto.
- Contattare un centro antiveleni: chiamare immediatamente il centro antiveleni locale o il 118. Fornire quante più informazioni possibili sulla pianta e sui sintomi.
- Seguire le istruzioni: seguire attentamente le istruzioni fornite dal centro antiveleni o dal medico. Potrebbe essere necessario indurre il vomito (solo se indicato) o recarsi al pronto soccorso.
- Portare la pianta (se possibile): se si va al pronto soccorso, portare con sé un campione della pianta per facilitare l’identificazione.