Fumo e cibo spazzatura sempre più diffusi soprattutto tra i più giovani. Non sono serviti a nulla finora i divieti e le pubblicità sulle sigarette, per tenere lontano i giovani da questo disgustoso vizio. Stesso discorso per Junk food, ovvero il cibo spazzatura. I più giovane, nonostante le leggi non riescono ad entrare nell’idea dell’importanza di un’alimentazione sana e di stili di vita corretti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sarebbe bisogno di norme più severe e di bannare le pubblicità sulle sigarette soprattutto, agli eventi sportivi. L’idea è quella di cercare di tenere lontani i giovani da questo prodotto. Ad avere lanciato il monito, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha sollecitato i Governi a rinforzare tutti i divieti sulla sponsorizzazione del tabacco e la promozione la pubblicità delle sigarette.
L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su Junk food e il tabacco
La presenza nelle gare di MotoGP e di Formula 1 di sponsor legati al mondo del fumo e cibo spazzatura, è secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità un elemento davvero dannoso per i più giovani. Bisognerebbe adottare delle politiche tobacco-free in modo tale che i più giovani possano sentirsi meno influenzati da questa esigenza. Fino ad oggi infatti, le campagne virali che sono state lanciate anche con l’aiuto dei social network, non hanno avuto il funzionamento sperato. E’ per questo che la richiesta ufficiale è proprio quella di salvaguardare la salute dei più giovani attraverso dei divieti più netti sul fumo e su cibo spazzatura.
I danni del fumo e del cibo spazzatura
I danni che queste abitudini potrebbero causare sui più giovani sono evidenti a tutti e si manifestano, non solo con delle malattie gravi, ma anche con altri generi di problemi. Una delle conseguenze principali escluse le patologie come quelle tumorali, è l’infertilità. L’idea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è quella di chiedere l’aiuto di social media manager per cercare di influenzare i giovani circa queste abitudini di vita.