Chi è mamma sa benissimo quanto è difficile far prendere sonno ai propri bambini. Per comodità, a volte, risulta più semplice farli addormentare in braccio, nel lettone oppure sul divano. Molto spesso, però, senza nemmeno saperlo ci si imbatte in alcuni rischi che compromettono la vita dei neonati. Anche se l’argomento fa paura, è giusto affrontarlo. Parola agli esperti per l’ABC del sonno sicuro.
Uno studio coordinato dal Children’s Mercy Hospital di Kansas City afferma che la pratica di far addormentare i figli sul divano di casa aumenta i rischi di mortalità per il bebè. Secondo i ricercatori che hanno esaminato i dati sulle morti improvvise di ventiquattro stati americani tra il 2004 e il 2014, oltre il 12% è avvenuto su bimbi lasciati dormire sul divano, prevalentemente durante i primi tre mesi di età. “In generale i bambini erano stati messi a dormire sulla schiena – spiegano gli studiosi -, tuttavia quelli sul divano avevano un’alta probabilità di essere trovati su un fianco o a faccia in giù. I divani molto spesso sono inclinati, ed è facile per i bambini scivolare e finire con il viso contro i cuscini”
Pericoloso, al contrario di come si possa pensare, è anche condividere con il proprio bambino il divano o addirittura addormentarsi assieme a lui: il Dottor Jeffrey Colvin, uno degli autori dello studio, ha così commentato: ‘ Abbiamo scoperto che un decesso su otto si è verificato sul divano e quasi il 90% di queste morti è accaduto quando un adulto condivideva quel divano con il bambino’.
Le regole per limitare i rischi di morte improvvisa esistono e sono molto semplici. Il bebè deve essere messo a dormire da solo in un lettino o in una culla, appoggiato sulla schiena e senza cuscino e senza oggetti che possono favorire il soffocamento, come i peluches.
Infine, Colvin aggiunge che le morti infantili improvvise possono accadere in qualsiasi momento della giornata, non per forza durante le ore notturne. La sicurezza prima di tutto: un ambiente in cui non si dorme tranquilli è pericoloso sia di giorno che di notte e che il genitore sia sveglio o addormentato poco importa.