Decisamente non va a gonfie vele per i Sussex contro i Griffrin e nominati nel divieto di re Carlo III.
Presi in giro ed umiliati da un cartone animato, si sono visti sbattere in faccia le porte del palazzo.
Cosa sta succedendo?

I Sussex contro i Griffin: viziati e truffatori


I Sussex contro i Griffin, è guerra. Il cartone animato ha presentato una parodia dei duchi che a loro non è piaciuta per niente. Ci credo: vengono dipinti come “viziati e truffatori”.

La scena è la seguente: Meghan ed Harry sono a bordo piscina, arriva il maggiordomo dicendo “Signore, i suoi milioni da Netflix per… nessuno sa cosa”, Harry annoiato risponde “Mettilo con gli altri”. Suona un avviso sul cellulare di Meghan che dice al marito “Tesoro, è ora di fare il nostro post quotidiano su Instagram sponsorizzato da Del Taco  per 250 milioni di dollari”. Harry risponde rammaricato per le conseguenze della sua rinuncia alla vita reale in Gran Bretagna: “Non avrei dovuto lasciare quelle sciocchezze inventate”.


Questa scenetta ha letteralmente gettato nel panico i Sussex: la duchessa si è detta umiliata e offesa, perché i suoi impegni non vengono presi sul serio ed entrambi sanno bene che il contratto con Netflix è a rischio. La coppia non ha prodotto nulla di epico ed eclatante, solo due “documentari” di nessuna importanza.

Il divieto di re Carlo III: nessuno pronunci i loro nomi


E come se non bastasse è arrivato un brutto colpo dalla casa reale: re Carlo III ha espressamente vietato, per il suo compleanno, a chiunque di pronunciare i nomi di Harry e Meghan.


Dopo aver fatto trapelare la notizia che Carlo avesse invitato almeno Harry è arrivata la smentita dei Sussex che affermano di non aver ricevuto nulla.
Ma a quanto pare c’è di più: «Nessuno deve nominare Harry e Meghan in presenza del sovrano» ecco il comunicato che si è diffuso a Palazzo.


«Durante entrambi gli eventi nessuno deve nominare i Sussex davanti al re» fanno sapere fonti interne «Non vuole che il suo compleanno sia oscurato da persone che non sono presenti. Dagli “innominabili”, come ormai li chiama lo staff reale».
Ma sarà vero?