JK Rowling sembrava esser stata tagliata fuori dal gossip, ha scritto i suoi bravi libri, ha guadagnato un mucchio di soldi e fine della storia.

Almeno questo era quello che credevamo. E invece no.

JK Rowling e il caso Maya Forstater

No non è un suo nuovo libro è il caso che la tirata dentro l’occhio del ciclone.

Maya Foster è stata licenziata dall’organizzazione contro la povertà, il Centre for Global Development, per aver sostenuto che il sesso biologico è un dato oggettivo e che le donne transessuali non sono vere donne. In pratica voi ex uomini che ora siete donne non lo siete davvero perché non ci siete nate.

Tutto questo nasce da una presa di posizione del governo britannico: gli uomini e le donne potranno identificarsi come donne o uomini a seconda di come si sentano perché l’identità di genere è un fatto mentale

E la Rowling cosa fa? Se ne esce con questo tweet: “Vestitevi come vi pare, fatevi chiamare come vi pare, andate a letto con qualsiasi adulto consenziente: ma cacciare le donne dal loro posto di lavoro per aver affermato che il sesso è una cosa reale?”. Ovvero o nasci donna e ci resti o nasci uomo e ci resti.

La Rowling ha poi aggiunto due hashtag: #IStandWithMaya e #ThisIsNotADrill, che in italiano si traducono in “Io sto con Maya”

JK Rowling transfobica ed esponente del TERF

Il TERF, per chi non lo sapesse, è un sottogruppo del femminismo radicale caratterizzato da transfobia e ostilità verso la terza ondata di femminismo.

Dopo il tweet la bufera non è tardata ad arrivare: la mamma di Harry Potter è una transfobica.

Molti i sostenitori a favore della legge che agevola i trans a cambiare genere, fra cui Emma Watson, ex Hermione.

E la Foster che fine ha fatto? Dopo il licenziamento aveva fatto causa ai suoi ex datori di lavoro. Il processo si è concluso, con un giudice che ha definito che il licenziamento è legittimo.

Ben fatto.