La ceretta “alla brasiliana”, che prevede la completa depilazione delle parti intime, è una pratica molto diffusa che ha preso il via ed ha avuto molto successo alla fine degli anni ’90.
Complice il telefilm Sex and the City, che la osannava come abitudine indispensabile per le donne moderne ed emancipate, la ceretta integrale delle parti intime è un rito obbligato per il 62% delle donne.
La preferiscono donne giovani, istruite, single e più attive sessualmente. Al contrario di quanto si immagini, la ceretta “alla brasiliana” viene scelta dalle donne che vogliono sentirsi più pulite, perché associano l’assenza di peli all’idea di ordine e pulizia.
Secondo il parere di esperti ginecologi, invece, l’assenza di peli nell’area genitale provocherebbe la proliferazione di funghi e batteri. I peli, infatti, sono fondamentali perché bloccano la proliferazione di lieviti e funghi, mantenendo adeguate le condizioni di umidità delle zone intime.
Una ricerca pubblicata da Urology, ha dimostrato come: nell’arco di tempo che va dal 2002 al 2010, le problematiche dovute alla depilazione intima sono aumentate e circa il 3% delle visite in pronto soccorso per traumi genitourinari sono state la conseguenza del desiderio di togliere completamente i peli dalla zona. Follicoliti, ascessi, lacerazioni e reazioni allergiche dovute alle sostanze irritanti contenute in creme depilatorie e cerette, sono sempre più frequenti nelle donne che ricorrono alla depilazione integrale.
L’ideale sarebbe depilarsi quel poco che basta e sottrarsi a questa moda che, secondo Tami S. Rowen -ginecologa dell’università di San Francisco-, deriva da un’immagine del corpo femminile irreale: un’ideale tipo bambola Barbie che i media propongono troppo spesso.