Chi ha detto che il latino è morto? Da oggi conoscere la lingua di Cicerone diventerà un vantaggio per chi affronterà un colloquio di lavoro importante. Nella regione Lombardia sono partite già le prime certificazioni per verificare la conoscenza della lingua degli antichi romani e i test si baseranno sullo stesso modello per la valutazione dell’inglese degli esami del Cambridge Esol. Sono circa 750 le persone, sopratutto studenti, che affronteranno queste prove. Un numero importante che certifica come il latino non sia poi una lingua così dimenticata.
L’iniziativa è promossa dalla Consulta dei professori universitari di latino (Cusl) in accordo con l’Ufficio scolastico regionale lombardo e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Guido Milanese, professore e uno dei due responsabili nazionali dell’ente, ha spiegato come molti studenti abbiano riscontrato un livello di insoddisfazione per la loro conoscenza del latino. Da qui è nata l’idea di applicare test simili a quelli utilizzati per verificare le proprie capacità linguistiche con l’inglese. “Io lavoro nella facoltà di Lingue e ho avuto modo di conoscere modelli di approccio che sono molto diversi rispetto a quelli delle facoltà di lettere”, ha precisato Milanese.
Il test si tiene in tutta la Lombardia: Bergamo, Brescia (nella sede distaccata della Cattolica), Como, Mantova, Pavia e in cinque licei diversi di Milano. Quattro i livelli di latino che potranno essere certificati: da quello base A1 al più avanzato B2, che, per poterlo conseguire, gli studenti dovranno affrontare una traduzione, come quelle che si facevano al liceo. Negli altri casi si dovrà invece risolvere alcuni esercizi di comprensione, ovvero domande e risposte, completare frasi con una parola mancante, trasformare alcuni periodi dalla forma attiva a quella passiva. Gli interessati avranno due ore di tempo per completare il tutto. Zaino in spalla e dizionario di latino in mano: siete pronti ad affrontare il test?