Dovrebbe trattarsi di un uso comune, ma purtroppo non tutti credono sia indispensabile e tengono le scarpe anche in casa – quando invece andrebbero tolte e vi spieghiamo perché.

I germi che riusciamo a portare in casa grazie alle suole delle nostre scarpe sono circa 400.000, e insieme con essi possono penetrare anche virus responsabili di diarrea, polmonite e meningite. Se, pertanto, in casa ci sono malati e bambini, cioè soggetti dal sistema immunitario più debole, occorrerebbe prestare una maggiore attenzione in questo senso.

In più, se non si indossano le scarpe in casa il pavimento risulterà più facile da lavare, con la possibilità di abbandonare detersivi aggressivi e di cominciare a utilizzare acqua e aceto o bicarbonato – una soluzione decisamente meno inquinante.

Peraltro, mettersi le pantofole quando si è a casa è un atto di civiltà anche per chi abita al piano inferiore, che non sarà disturbato dal rumore dei nostri tacchi. Indossare le pantofole, poi, è un sinonimo di relax: dopo una giornata di lavoro, cosa c’è di meglio di liberarsi dalla costrizione delle scarpe? I piedi ritrovano distensione e la circolazione si riattiva: lo stesso sistema nervoso inquadra il fatto di levarsi le scarpe come un gesto liberatorio.

Anche quando si ricevono degli ospiti, sarebbe opportuno proporre loro delle pantofole apposite, in modo da farli sentire a casa e allo stesso tempo evitare che i pavimenti si sporchino: si possono facilmente realizzare pantofole usando diversi strati di scampoli ricuciti assieme, da riporre magari in una grossa pantofola che raccolga tutte quelle destinate agli ospiti.