Marco Amelia

Marco Amelia si mette in gioco contro il bullismo, sia cyber che fisico, e poi si lascia andare su Gattuso e Donnaruma svelando cosa pensa di loro.

Stop bullismo: Marco Amelia testimonial

Il consiglio regionale del Lazio ha promosso un progetto da diffondere nelle scuole: “No bulli”.

I ragazzi delle scuole calcio di tre club indosseranno sulle maglie il logo della campagna.

C’erano già state delle campagne per la lotta al bullismo come“Diamo un calcio al bullismo”.

L’evento “No bulli” si terrà il 1° giugno, sarà distribuito uno striscione con lo slogan a tutte le società aderenti. Ci saranno anche il bomber dell’Empoli, Francesco Caputo, e il campione del mondo 2006, Marco Amelia.

Parteciperanno inoltre Ciro Immobile, Alessandro Florenzu, Melissa Adiutori, Martina Santoro e Flaminia Simonetti.

Tutte le forme di bullismo vengono condannate perché significa prepotenza e vigliaccheria.

Anche nello sport accade, negli spogliatoi, ma qui deve prevalere l’unione della squadra e la sana competizione sportiva.

Si tratta di un evento importante: occorre dare costantemente un messaggio forte contro il bullismo, nello sport e nelle scuole.

Marco Amelia e le pagelle per Gattuso, Donnaruma e non solo

L’ex portiere del Milan da i voti:

  • Gattuso, mediocre. Marco lo ha ammirato nei momenti di difficoltà del Milan. Si conoscono bene e ne apprezza la bontà nel lavoro quotidiano e la conoscenza del ruolo. Però le difficoltà lo stanno rallentando. E’ comunque sulla strada dei grandi allenatori.
  • Donnarumma, buon fisico, buone basi tecniche. Migliora di stagione in stagione, maturato e meno istintivo, è il futuro del Milan.
  • Paquetà e Piatek possono aver dato alla squadra. Sanno creare subito feeling sia dentro che fuori dal campo, nessuna difficoltà nmell’integrazione.

E nel futuro del campione cosa c’è?

Marco ora allenatore della Lupa Roma in serie D dal settembre scorso è anche un pilastro dei Memories Ghost, organizzazione multigaming con la quale ha creato il Team Amelia, che gioca su FIFA Pro Club. 11 videogiocatori, con ogni player che controlla i movimenti del proprio giocatore sullo schermo: uno a testa, come se fosse una vera partita di calcio.