Matteo Salvini ad un comizio la spara grossa e finisce in caciara. Sai che novità.
Ahimè è iniziata la campagna elettorale, e se questo è solo l’inizio non oso immaginare come arriveremo a Settembre.
Il capitano della Lega ne ha tirata fuori un’altra delle sue ed ha, come al solito, rimediato una figuraccia.
Ma io mi domando e chiedo: ma si può permettere ad una persona, che non ha neanche le basi, di governare un Paese? La risposta sarebbe no, ma tant’è che ci sarà gente che lo voterà. Poveri noi.
Matteo Salvini vuole governare il Paese ma gli mancano le basi
Comizio di Domodossola, sabato 23 luglio. Matteo Salvini si lancia in uno dei suoi tipici discorsi che sembra più un tutorial su “come lasciare l’Italia nel medioevo”.
Leggete con attenzione.
“In questo asilo – dice riferendosi a Pistoia – dall’anno prossimo non metteranno più il grembiulino azzurro al maschietto e rosa alla femminuccia perché è discriminatorio, ma sarà giallo per tutti. Sul registro di un’altra scuola elementare e anche di una una scuola media non si parla agli alunni con i nomi di battesimo, quindi quando fanno l’appello non ci sono Giorgia, Antonello, Elena… Si fa l’appello per cognome, per non discriminare, perché a 7 anni c’è qualche bambino che si sente fluido. Una follia assoluta” .
E così sfodera la sua arma preferita, la teoria gender, che deve essere vietata ovunque (secondo lui ed i suoi compari).
Ma c’è un piccolo particolare, lo avete notato?
Vittoria Casa risponde a Matteo Salvini che fa una pessima figura
Secondo Matteo Salvini l’appello si farà per cognome per non discriminare i bambini. Peccato che invece sia sempre stato così, l’appello si è sempre fatto per cognome.
Vittoria Casa, di Insieme per il Futuro, commenta: “Che Salvini non avesse alcun tipo di ricordo del tempo passato a scuola lo si era già intuito in altre circostanze. Da parte mia, lo tranquillizzerei: è così da sempre. L’appello inizia con il cognome e gli elenchi delle classi sono tutti per ordine alfabetico. Tanto più che i nomi propri ricorrono e si rischierebbe di fare enorme confusione“, continua Vittoria Casa che conclude: “La scuola sarebbe meravigliosa se gli adulti ne avessero memoria. In particolare i politici, quelli che si candidano a governare il Paese“.
Esattamente: come è possibile che una persona che spara simili boiate possa essere messa a capo di una nazione?
Oltretutto il caro capitano verde non sa, o fa finta di non sapere, che i bambini fin dai 4 o 5 anni sanno perfettamente se si sentono maschi o femmine. Figurarsi a 7.
Sarà una lunga e terribile campagna elettorale.