Abbiamo visto più o meno tutti il video della mea culpa di Chiara Ferragni: è apparsa nel web senza trucco, quasi in lacrime mentre si scusa, si cosparge il capo di cenere etc. Troppo tardi?

Nel mentre il marito, Fedez, attacca la Meloni e difende la moglie.

Ma non è finita, anzi pare sia appena iniziata, perché dopo il pandoro arrivano le uova.

Mea culpa di Chiara Ferragni ed il gesto riparatore

Beccata con il sorcio in bocca dall’Antitrust, Chiara Ferragni è stata costretta a cospargersi il capo di cenere pubblicamente.

Si scusa, è stato “un errore di comunicazione”, qualsiasi cosa voglia dire, e poi il gesto riparatore: «Voglio chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini».

Dice di aver imparato e per il futuro non ci saranno più attività di beneficienza, legate ad attività commerciali perché “anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può generare equivoci”.

Però lei non è d’accordo con la sentenza: “impugnerò il provvedimento dell’Agcm perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà”. Ah ecco, non quello di intascarsi i soldi pur sapendo che non ci sarebbe stata nessuna beneficenza da parte sua.

La verità starebbe nel fatto che Chiara è ciò che è perché la gente la segue e se smettessero di seguirla sarebbe per lei un bel problema. Da qui il mea culpa. Ma noi non ci crediamo molto, visto che la storiella si sarebbe ripetuta.

Fedez l’ha difesa accusando la Meloni, che è intervenuta a sproposito sull’argomento: “Mai visto un politico italiano devolvere un milione di euro per rimediare a un errore fatto” facendo riferendo agli indagati del partito di Fratelli d’Italia che sono attualmente al governo. Su questo nulla da dire, tutto vero.

Le uova di Pasqua di Chiara Ferragni

Selvaggia Lucarelli scoperchia il vaso di Pandora e dopo il pandoro, viene fuori la questione delle uova di Pasqua griffate con il nome della influencer, che sono state vendute da Dolci Preziosi nel febbraio 2021 e nel febbraio 2022.

Anche in questo caso il ricavato doveva andare a sostenere un progetto benefico.

Ma Franco Cannillo, l’imprenditore che ha acquisito Dolci Preziosi, sostiene che per contratto solo l’azienda avrebbe fatto una donazione benefica, la Ferragni non avrebbe donato un bel nulla, avrebbe incassato e basta.

L’azienda non ha poi accettato di mettere in relazione la vendita con la beneficenza perchè non riteneva giusto far passare il messaggio che il ricavato della vendita sarebbe stato devoluto in beneficenza, mentre invece sarebbe finito nelle tasche di Chiara Ferragni.

Ma allora è un vizio?