Millie Bobby Brown, la star che tutti conosciamo per il suo ruolo iconico in Stranger Things, sta vivendo un momento di grande cambiamento. A soli 21 anni, ha affrontato le critiche sul suo aspetto fisico, specialmente dopo la recente premiere del suo film The Electric State. Durante l’evento, il suo look ha suscitato commenti poco lusinghieri da parte di alcuni giornalisti, che l’hanno accusata di apparire più grande della sua età. Ma Millie non è una che si lascia intimidire.

Millie Bobby Brown contro il bullismo mascherato da giornalismo

In un post su Instagram che ha fatto il giro del web, Millie ha etichettato le critiche come bullismo, sottolineando che “questo non è giornalismo”. Ha parlato di come i media spesso si concentrino sull’aspetto fisico delle donne, senza considerare che dietro ogni immagine ci sono persone reali con emozioni. “Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta”, ha dichiarato, esprimendo la sua frustrazione per le aspettative irrealistiche che spesso vengono imposte alle giovani donne.

La pressione dei social media ha avuto un impatto significativo sulla vita di Millie. Ha ammesso di aver cancellato le app dai suoi dispositivi perché la loro presenza la faceva sentire “orribile”. Questa decisione le ha permesso di ritrovare un po’ di serenità e autenticità, lontano dalle ossessioni e dai confronti costanti.

L’amore autentico di Millie e il messaggio di speranza

Oltre alla carriera, Millie parla anche del suo amore per Jake Bongiovi, il primo uomo di cui si è innamorata. La coppia ha recentemente celebrato il proprio amore con una cerimonia intima e sembra che si sostengano a vicenda in questo viaggio tumultuoso nel mondo dello spettacolo.

La giovane attrice non solo si batte per se stessa, ma anche per tutte le ragazze che affrontano situazioni simili. “Facciamo meglio per ogni ragazza che merita di crescere senza paura di essere giudicata”, ha esortato. Millie sta dimostrando che, nonostante le critiche e le pressioni, è possibile rimanere fedeli a se stessi e continuare a brillare.