A Miss Italia sono scese in campo le “formose” e Vincenza Botti, miss curvy, è arrivata terza, sull’ultimo gradino del podio, della finale di Jesolo che ha incoronato Alice Sabatini (19 anni, Miss Lazio) la più bella d’Italia.
Ma poi, riflettendoci bene, proprio no, Vincenza non è affatto una curvy. Perché curvy, per noi, e per tutti, vuol dire essere formose, avere le “curve nel punto sbagliato”, come scrive Selvaggia Lucarelli sul suo profilo Facebook, una delle prime a sollevare sui social la polemica. Perché, continua sulla sua bacheca, “se le hai nei punti giusti sei solo gnocca. Grazie”.
Eh sì, perché Vincenza Botti è solo leggermente “rotondetta” (se così si può dire senza offendere l’altrui sensibilità). Un po’ bassina e con un seno prorompente, capelli ricci da leonessa e un bel sorriso. Ma, a guardarle fianchi, cosce e gambe, sembra una Miss come tutte le altre. Un prototipo “standard” di bellezza italiana che da anni calca il palcoscenico per aggiudicarsi la fascia di più bella. E di curvy, Vincenza, al massimo avrà soltanto il titolo.
Questa la descrizione della modella sul sito ufficiale di Miss Italia: “Ultima di quattro sorelle, alta 1,70, ha occhi marroni e capelli castani. È ragioniera e lavora nell’attività commerciale del padre. Essere curvy, secondo Vincenza, vuol dire mangiare la pasta senza sentirsi in colpa, significa guardare le modelle e sorridere”. Sapete cosa ha detto la bella Vincenza? “Vorrei conquistare la fascia di ‘Curvy di Miss Italia’ perché credo di rappresentare in maniera prorompente ciò che una donna curvy deve essere e portare per una volta l’asticella della bellezza tipo fino alla taglia 46”.
“Sia messo agli atti che se lei è curvy io sono Luciana Turina”.