Nadia Toffa continua a vivere e noi la ricordiamo oggi attraverso la madre che ne parla.
Di norma non sarei contenta di parlare degli ultimi istanti di vita di una persona che ha tanto sofferto, in questo caso invece c’è un messaggio importante che Nadia ha lasciato a sua madre.
Nadia Toffa: le sue ultime volontà
Nadia moriva lo scorso 13 agosto 2019 e la madre è riuscita a realizzare una delle ultime volontà espresse dalla nota giornalista e conduttrice storica de Le iene, ovvero la pubblicazione del libro dal titolo Non fate i bravi.
Oggi Margherita ha voluto condividere gli ultimi istanti della figlia “Mamma ho l’impressione di avere a che fare con qualcosa di molto più grande di me” ecco le parole della guerriera poi sua madre le ha detto “Vola amore mio’”e lei l’ha fatto.
La madre ha testimoniato che Nadia era una salutista, a parte qualche sigaretta e un bicchiere di vino.
E degli haters cosa ne pensa? Margherita ha detto “Delusione evitabile per lei? Purtroppo sì. Quella causata da chi le era vicino e non ha rispettato la sua volontà. Ma voglio che oggi si parli di lei pensando positivo e guardando al futuro”.
L’uscita delle memorie di Nadia Toffa
Il 7 novembre, esce in tutte le librerie il libro delle ultime memorie di Nadia Toffa, dal titolo Non fate i bravi, un’opera tanto voluta dall’ormai ex iena come sua eredità.
La madre racconta “Sedute sul divano mi leggeva le frasi che aveva scritto, magari durante la notte. Mi chiedeva cosa ne pensassi. Erano tutti capitoli bellissimi, anche quelli più difficili”.
Ricordiamo Nadia con un estratto del suo libro:
“L’umiltà ti consente di conoscere i tuoi limiti e i tuoi pregi. È il vivere nel proprio piccolo, senza strafare. Ma non devi permettere a nessuno di umiliarti. L’orgoglio trasforma una buona anima in un demone tentatore. L’umiltà discende dagli animali, puri dall’orgoglio e dalla mania di grandezza.
È l’uomo che vuole passare alla storia, cercando così una sorta di immortalità. Gli umili sono cortesi e superiori, nobili come le rose, che profumano di natura e non si sono sforzate per essere le regine del giardino. Non c’è vanto perché non hanno faticato per essere le protagoniste indiscusse dei prati. Sono nate così. Umiltà prodigiosa e disincantata”, riporta il sito Huffinghton Post.
Perdoniamo l’egocentrismo di chi non trattiene la propria vanagloria, superba presunzione che vanta e accresce il proprio ego. Ma è un limite, una mancanza di profondità. La spocchia prima o poi verrà a galla, come le bolle d’aria vanno verso l’alto nell’acqua. La loro natura si paleserà e noi la osserveremo considerando i limiti della debolezza umana”