I progressi conseguiti in campo chirurgico potrebbero spianare la strada a un prossimo impiego di organi animali per trapianti umani, risolvendo il problema delle interminabili liste d’attesa dovute alla carenza di donatori: è quanto emerge da una nuova ricerca, nel corso della quale alcuni scienziati hanno trapiantato il cuore di maiali geneticamente modificati nell’organismo di babbuini il cui sistema immunitario è stato soppresso al fine di evitare il rigetto del trapianto.
I cuori trapiantati sono rimasti in funzione per più di 500 giorni, secondo quanto riportato dai ricercatori il 28 aprile al meeting dell’American Association for Thoracic Surgery di Toronto. La ricerca, tuttavia, è ancora in attesa di pubblicazione.”Negli Stati Uniti sono circa 120.000 i pazienti in attesa di trapianto d’organi: molti di più rispetto al numero di donatori” afferma il Dottor Muhammad Mohiuddin, a capo del National Institute of Health, istituto americano di cardiologia, pneumologia ed ematologia. “Pertanto, se riuscissimo ad utilizzare donatori non-umani, saremmo in grado di salvare moltissime vite preziose“.
Il trapianto animale, noto come xenotrapianto, potrebbe se non sostituirsi del tutto all’innesto di organi umani, quantomeno offrire l’opportunità di ammortizzarne la richiesta fino a che la disponibilità di organi umani non si sia ripristinata. Ma il rigetto tissutale da parte del sistema immunitario del ricevente resta il maggiore ostacolo al successo dell’operazione. Per ovviare al problema, Mohiuddin e colleghi hanno impiegato il cuore di maiali geneticamente modificati, privati cioè di geni che avrebbero potuto indurre al rigetto i riceventi umani, geni che sono stati sostituiti con altri di tipo umano che non avrebbero causato alcun tipo di reazione immunitaria. La scelta dei maiali è dovuta al fatto che la loro anatomia è molto simile a quella umana, il che ne favorisce l’assimilazione molto velocemente.
I ricercatori hanno, così, trapiantato i cuori di questi maiali negli addomi di alcuni babbuini, senza impiantarli direttamente al posto dei cuori delle scimmie, ma collegando i cuori suini al loro sistema circolatorio. I cuori trapiantati sono rimasti in funzione per più di 500 giorni, durante i quali ai babbuini sono stati somministrati farmaci immunosoppressori.
“Attualmente, siamo in grado di gestire la fase più complicata del rigetto“, ha affermato Mohiuddin. Il prossimo passo sarà quello di realizzare trapianti in cui i cuori dei babbuini vengano effettivamente sostuiti con i cuori dei maiali, ma i ricercatori non sono ancora in grado di stabilire quando sarà possibile passare in questo senso a test clinici umani: tutto dipende dalla buona riuscita del trapianto sui babbuini. Oltre al cuore, anche altri potrebbero essere gli organi animali utilizzati per il trapianto da animali a uomini, tra cui reni, fegato, pancreas e polmoni.