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Tutti i grassottelli si saranno sentiti dire almeno una volta, dal modello di turno, che un corpo perfettamente allenato e in pesoforma è il passaporto per una vita lunga.
Ebbene, quest’ultimo si sbagliava. Una ricerca recente ci ripaga di tutti gli anni di invidia e frustrazione provati davanti a fisici perfetti e senza pancetta.
L’Imperial College di Londra e l’Università Federico II di Napoli, dopo vari studi a cui sono stati sottoposti uomini e donne con età media di 60 anni e diabete di tipo 2, hanno riscontrato dei risultati sorprendenti a tal punto da soprannominare l’esito:”paradosso dell’obesità“.
Analizzando meglio i risultati della ricerca, infatti, si può notare che gli individui che convivono con un sovrappeso grave (quindi con un IMC maggiore di 25) hanno problemi di insufficienza cardiaca maggiori rispetto ai normopeso. Un risultato previsto, quindi.

Ma, il dato soprendente, è emerso studiando il tasso di mortalità di coloro che hanno un indice di massa corporea compreso tra 25 e 29. Chi, appunto, possiede qualche chilo in più rispetto al dovuto ha una speranza di vita maggiore.
Dallo studio italo-inglese ne escono sconfitti, con una speranza di vita più corta, i tanto invidiati sottopeso:” io provo a mangiare, ma non ingrasso in nessun modo” ha affermato uno dei partecipanti.

Secondo questa recente ricerca, quindi, l’obesità grave viene confermata rischiosa per la salute mentre la pancetta sembra aiuti a vivere più a lungo e meglio.
La spiegazione che provano a dare i medici riguardo questo strano paradosso deve essere ricercata nell’eccessiva libertà che i normopeso e i sottopeso si prendono nel fumare e nel bere, contribuendo così ad aumentare il rischio di morire prima.
Inoltre, i medici che hanno condotto la ricerca, aggiungono che l’arma più potente per combattere il rischio di malattie è uno stile di vita sano.
Insomma, l’obesità è ancora un rischio grave per la salute che va controllato e prevenuto, ma una bella pizza e una taglia 44 sono l’asso nella manica di chi sorride alla vita.