Recensione film in anteprima: Conta su di me, uscirà il 22 novembre.
Ma ieri l’ho visto gratis, come ben sapete ormai il cinema per me è un appuntamento fisso (e gratuito).
Come prima cosa ho visto il trailer, ovviamente, dove si faceva riferimento a Quasi amici (il film di Olivier Nakache e Éric Toledano) e questo mi ha frenato un po’: mica sarà una scopiazzata? Inoltre mi dava l’idea di un film un po’ triste e magari pure un poco pesante.
E invece…
Conta su di me: recensione film in anteprima
Lenny ha trentanni: nessun obiettivo, nessuno scopo. Passa le giornate a fare niente e le serate a far baldoria.
Un giorno il padre, famoso cardiologo, decide che è il momento che cresca e lo pone davanti ad una scelta: deve fare compagnia ad un ragazzino cardiopatico che forse non compirà sedici anni. Altrimenti gli taglierà i fondi.
David ha 15 anni, si porta sempre dietro una bambola e non può correre, non può agitarsi e non ha mai fatto nulla se non frequentare un centro per malati terminali.
I due legano fin da subito ,ma Lenny sente che è una responsabilità troppo grande ed è intenzionato a mollare. Ovviamente il padre gli farà cambiare idea e Lenny stesso ad un certo punto si rende conto di una cosa…
Conta su di me: recensione film in anteprima
Diretto da Marc Rothemund, Conta su di me è una riflessione sul senso della vita, sull’uso che ne facciamo. O che non ne facciamo.
C’è ha tutto e non se lo gode, lo spreca, lo svaluta, svaluta la vita stessa. E c’è chi quello che ha deve goderselo fino all’ultimo perché non sa se domani si sveglierà o no.
Due vite a confronto: un ragazzino che vorrebbe vivere e godersi la vita, un uomo che ha tutto e che crede di godersi la vita.
E’ David che da una lezione a Lenny su come si vive la vita, su come si assapora ogni istante e su come è necessario avere uno scopo.
E direte voi: come fa ad avere lungimiranza un ragazzino che sta per morire?
Tocca a voi scoprirlo.
Film bellissimo, tratto da una storia vera.
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