Sopracciglia: le dolenti note. Almeno per quelle come me.
Per anni abbiamo spinzettato il nostro arco come se non ci fosse un domani, completamente ignare del fatto che sarebbe arrivata Cara Delevigne a rovinarci tutti i programmi. E adesso, dopo anni e anni di pinzetta sempre in borsa, ci ritroviamo con la tendenza che impone sopracciglia come i baffi di Maurizio Costanzo. Che in tutta franchezza mi fanno impazzire. Il problema però è che non sempre si riesce a migliorare il proprio arco, che spesso richiede l’aiuto di un esperto del settore e, ovviamente, di alcune considerazioni da fare.
Prima fra tutte: la forma. Guardatevi allo specchio: come sono le vostre? Rotonde, orizzontali o ad ala di gabbiano? Certo, nella maggior parte dei casi non siete un’esperta e la valutazione sulla forma potrebbe richiedere l’intevento di una browartist, ovvero di una persona specializzata per la cura e il trattamento delle sopracciglia. Naturalmente più sono folte e più sarà facile ‘plasmarle’ a vostro piacimento.
Il problema si pone se avete le sopracciglia rade e sottili, in quel caso ci sono diverse soluzioni da considerare.
La tintura semipermanente all’ hennè serve per scurirle ed eventualmente per coprire qualche piccolo buco; ci sono poi delle vere e proprie extention che servono per infoltirle e farle sembrare più ‘piene’.
Molte donne scelgono invece il tatuaggio pelo pelo (microblading) che consiste nel procurare dei taglietti tra le ciglia e riempirli di inchiostro, così da poterle ingrandire e conferirvi la forma desiderata.
Per quanto riguarda le tecniche di depilazione quella più precisa resta la pinzetta, che permette di svolgere un lavoro preciso e non invasivo come la ceretta (da sconsigliare se non volete ritrovarvi con le palpebre di un San Bernardo ancora prima di fare 30 anni). C’è poi la tecnica ‘del filo’ che consente di rimuovere moltissimi peli in un unico gesto e di pulire anche le zone con peluria ‘invisibile’.