Prevenire è meglio che curare. Soprattutto quando parliamo di cancro. Il più temuto dalle donne è quello al seno, che colpisce circa 1 donna su 8. Nonostante ci siano varie cause, tra cui quelle genetiche, stile di vita e giusta attenzione possono decisamente aiutare a prevenire il male e a favorire una diagnosi precoce.

Magari vi è capitato di “vivere” il cancro, anche se non come protagonisti, magari perché ne è stata colpita una persona a voi vicina. Sapete cosa significa vivere l’ansia quotidiana, la paura di non farcela, il dolore e le sofferenze delle chemioterapia, la perdita di capelli, la stanchezza e la trasformazione del fisico. Magari l’avete “solo” vissuto da osservatori, non in prima persona, e non per questo è meno doloroso. Il cancro è entrato a far parte della nostra vita purtroppo, per qualcuno di più per altri di meno, ma tutti conosciamo un malato di tumore, che sia vostra madre, vostra zia o la cassiera del supermercato.

È arrivato il momento di fare i conti con questo male, perché esiste e miete vittime, è vero. Ma sempre meno. E questo è un dato che deve dare speranza, ma soprattutto coscienza. Ci sono sempre più persone che il mostro lo sconfiggono, molte più donne che vincono la battaglia della loro vita, rispetto al passato. Un grande contributo, oltre alla ricerca che avanza, è data dalla conoscenza e dalla prevenzione. Un tumore diagnosticato nella sua fase iniziale è più facile da smantellare, rispetto ad uno scoperto in fase avanzata. Per questo abbiamo il dovere verso noi stesse di fare un’adeguata prevenzione, sempre, a partire da età giovanissima, perché prevenire è meglio che curare.

Auto esame

Una buona abitudine è quella di farsi un auto esame, ogni mese, a partire dai 20 anni, l’autopalpazione può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Rispettare questi tempi è importante perché la struttura del seno si modifica in base ai cambiamenti ormonali mensili, e si potrebbero di conseguenza creare, in alcuni casi, confusioni o falsi allarmi.
È bene ricordare che, oltre agli ormoni, anche l’età, il peso corporeo, la familiarità e l’uso di contraccettivi orali influenzano la struttura del seno che, a volte, specialmente nelle donne giovani, si presenta particolarmente densa e difficile da valutare correttamente con l’auto esame.

Cancro al seno: prevenire è meglio che curare. Ecco come

L’autopalpazione rappresenta un primo strumento di prevenzione del tumore del seno, ma da sola non può bastare e deve essere abbinata, a partire dai 45-50 anni, o anche prima in caso di familiarità o alterazioni, a visite senologiche ed esami strumentali più precisi come ecografia o mammografia.

Stile di vita

Uno stile di vita sano è molto più importante di quel che potete immaginare per la riduzione delle possibilità di comparsa del tumore. In particolare si calcola che adottare sane abitudini possa evitare la comparsa di un cancro su tre.

In particolare una grande protagonista della nostra salute è l’alimentazione. Questa può aiutare nella prevenzioni di gravi malattie tra cui il tumore al seno. L’ideale è seguire una dieta mediterranea, varia e povera di grassi, limitando dolciumi e farine raffinate dannose per la nostra salute. Oltre alla qualità del cibo conta anche la quantità: è importante non eccedere con le calorie introdotte che devono essere calcolate in base all’età, al peso, al tipo di attività svolta e a diversi altri parametri personali.

Inoltre un alleato fondamentale è l’attività fisica. Il consiglio migliore è quello di svolgere un’attività fisica moderata per almeno 30 minuti al giorno e per almeno cinque giorni alla settimana. Questo tipo di attività può includere, per esempio, una passeggiata nel parco o la scelta di salire le scale a piedi piuttosto che usare l’ascensore o muoversi in bici e non in macchina. Insomma, nulla che ci porti ai campionati mondiali di atletica leggera, ma semplice movimento fattibile per tutti.

Vizi

I vizi più pericolosi della nostra salute sono quelli anche più diffusi tra i giovani. E questo dato è piuttosto allarmante se si pensa che fumo e alcool sono i nuovi passatempo dei ragazzi al di sotto dei 18 anni. I dati parlano chiaro: chi fuma aumenta il proprio rischio di tumore del polmone, della bocca e della vescica, oltre a influenzare tutte le patologie oncologiche; mentre il consumo eccessivo di alcol risulta cancerogeno per bocca, esofago e stomaco.

Bisogna inoltre porre attenzione ad alcuni comportamenti apparentemente innocui, ma in realtà pericolosi come l’eccessiva esposizione al sole che può causare tumori maligni della pelle. Ciò non significa rinunciare al sole, ma esporsi con moderazione e con le adeguate protezioni.

Geni

Angelina Jolie ci insegna che contro la predisposizione genetica la battaglia può essere ancora più dura. La maggior parte dei tumori è di origine “sporadica” ovvero si manifesta senza nessun tipo di legame con la trasmissione ereditaria dei geni, ma in alcuni casi (non più del 10% di tutti i tumori) si può parlare anche di cancro ereditario, legato, cioè, alla trasmissione da parte dei genitori di un gene mutato.

Sono stati messi a punto alcuni test genetici, metodiche complesse in grado di stimare il rischio di contrarre un tumore sulla base del corredo genetico. Uno dei tumori per i quali esiste la possibilità di sottoporsi a un test è quello del seno. È stato infatti dimostrato che chi ha una madre o una sorella con questa patologia, soprattutto se contratta in giovane età, corre un rischio maggiore di svilupparla nel corso della vita rispetto a chi non ha mai avuto casi di tumore del seno in famiglia. I geni BRCA1 e BRCA2 predispongono a questo tipo di cancro (e anche a quello dell’ovaio): ciò significa che, analizzandoli attentamente, nel caso di tumore si troveranno probabilmente mutazioni non presenti nelle cellule sane. E questa mutazione, se il tumore è ereditario, sarà la stessa nei vari membri della famiglia. Una volta stabilita la necessità di sottoporsi al test, mediante un colloquio con un genetista medico e un oncologo, si procede con un banale prelievo di sangue dal quale verrà estratto il DNA da controllare. Il risultato potrà essere positivo o negativo, cioè si potrà sapere se la mutazione è stata effettivamente ereditata oppure no.

Cosa ci riserva la vita non ci è dato saperlo purtroppo. Ma noi abbiamo il dovere di fare la nostra parte, per evitare spiacevoli eventi. E queste raccomandazioni dovrebbero essere seguite alla lettera.

Siamo guerriere, prima di essere donne.
Dimostriamolo.