Quasi non ci speravamo più, ci eravamo arresi all’idea che ‘La cicatrice non gli faceva male da 19 anni. Andava tutto bene’ sarebbe stata la frase che avrebbe chiuso definitivamente un periodo della nostra infanzia. Invece la Rowling è tornata a sorprenderci attraverso un tweet in cui ha annunciato un altro capitolo sulle avventure di Harry Potter e il figlio Albus. E il web è andato in visibilio.
Precisamente si tratta di un sequel dal titolo ‘Harry Potter and the Cursed Child’ che sarà diviso in due parti. Ciò che lascia di stucco è che non sarà nè un libro nè un film bensì uno spettacolo teatrale allestito nel West End di Londra. Inoltre tutti si aspettavano un prequel ed invece, altra sorpresa, sarà un sequel.
Così, con l’hashtag #HarryPotterisBack gli utenti di twitter, e di tutti i social network possibili e immaginabili, si sono scatenati arrivando subito in cima alle tendenze. C’è chi virtualmente urla di gioia, chi, sempre virtualmente, piange emozionato, chi non riesce a proprio a crederci, chi ringrazia la Rowling.
Ma tra le tante manifestazioni di gioia infinita non è mancata qualche critica derivante proprio dalla natura del nuovo lavoro della Rowling. Il fatto che si tratti di un’opera teatrale e non di un libro, o al massimo un di film, ha lasciato perplessi molti fan, soprattutto quelli impossibilitati a recarsi a Londra per vederlo o che masticano poco l’inglese. Altri avrebbero invece preferito che la saga finisse con “I doni della morte”, evitando il rischio di rovinarla con qualcosa di mediocre.
C’è chi poi non è così entusiasta all’idea di uno spettacolo teatrale ma si rimette nelle mani della Rowling: se la scrittrice ha deciso di andare avanti in questo modo non resta che fidarci. E voi da che parte state? Siete dei fan gioiosi o dei fan criticoni?