Il 4 settembre 2025 Giorgio Armani, il re della moda italiano, è morto a 91 anni nella sua casa di Milano. L’annuncio, arrivato con grande commozione, non ha sorpreso il mondo della moda, che si era già preparato a salutare l’icona vivente di uno stile senza tempo. Armani, con una carriera lunga oltre mezzo secolo, non era solo uno stilista: era la moda stessa.

Tra miliardi e impero: cosa lascia Giorgio Armani

Il patrimonio lasciato da Armani è stupefacente. Le stime parlano di cifre che oscillano tra 11 e 13 miliardi di euro, con Forbes che lo stimava in circa 11,5 miliardi, Bloomberg poco sotto i 10, e altri fonti fino a 12 miliardi. Un impero che va ben oltre gli abiti: 8.700 dipendenti, oltre 600 boutique nel mondo e interessi nella moda, hotel, ristoranti, club esclusivi e persino la storica Capannina di Forte dei Marmi.

Il maestro, pur non avendo mai avuto figli, non ha lasciato nulla al caso. Nel 2016 ha istituito la Fondazione Giorgio Armani, concepita non solo per progetti sociali ma anche per governare il marchio e tutelarne l’identità nel tempo. Nello statuto societario, ha stabilito una rigida governance, con differenti categorie di azioni e un consiglio fiduciario preparato ad affrontare i decenni futuri.

I volti dietro il futuro: chi dirigerà l’impero ora?

Il testamento, ancora riservato, darà il via alla successione, ma già si conoscono i protagonisti. A guidare il comitato di transizione sarà Pantaleo “Leo” Dell’Orco, storico fidato e compagno di vita dello stilista. Al suo fianco, i familiari: le nipoti Silvana, Roberta, la sorella Rosanna e il nipote Andrea Camerana. Entrano inoltre nel cda personalità di spicco come Irving Bellotti (Rothschild), Federico Marchetti. In sostanza, un mix di cuore e professionalità.

Si può quasi immaginare una scena da film: un retaggio così vasto da sembrare irreale, una strategia ben disegnata da un uomo riservato, ma attento a tramandare una visione. Il dubbio più grande? Che il gruppo Armani, senza il suo carisma geniale, rimanga fedele al DNA che l’ha reso celebre oppure diventi preda dei grandi conglomerati del lusso.