Come vi abbiamo detto la volta scorsa: il principe Andrea non è più duca di York, ed il motivo è lo scandalo Epstein.

Il vero micidiale detonatore dietro l’ultima resa del fratello di Carlo si chiama Virginia Giuffre: la pubblicazione postuma del suo memoir, in uscita il 21 ottobre 2025, riporta in prima persona ricordi e accuse che hanno già fatto tremare la Casa Reale. Negli estratti pubblicati da testate come The Guardian e presentati dagli editori, Giuffre descrive incontri, dinamiche di traffico e nomi che riaccendono dibattiti mai sopiti; è facile capire perché Buckingham Palace abbia scelto di sfilare il titolo dal primo piano dello specchio mediatico proprio ora.

Lo scandalo Epstein dietro la corona: le conseguenze pratiche della rinuncia al titolo

Formalmente il Duca di York resta ancora un titolo nelle mani di Andrea: le peerages britanniche vengono create con lettere patent che spesso prevedono la trasmissione “agli eredi maschi del corpo”, quindi senza figli maschi il ducato alla morte del titolare può semplicemente tornare alla Corona o essere ricreato in futuro. In sostanza, quello che è appena successo è più un ritiro d’immagine che una cancellazione giuridica, ma il peso simbolico è enorme per una monarchia che cerca di limitare i danni.

William, lo zio e la corte delle intenzioni: quanto c’entra il Principe di Galles?

I retroscena giornalistici dipingono un William determinato a marcare il confine tra Casa Reale “attiva” e “ritirati”: secondo reportage recenti, il Principe di Galles avrebbe spinto per una linea più dura nei confronti di Andrew e pensa persino a regole più severe quando sarà sul trono, escluse alcune riabilitazioni o presenze ufficiali.

Non è gossip sciolto: fonti come People e reportage internazionali parlano apertamente di un William stanco delle ombre che lo zio porta sulla famiglia. Dire “non lo sopportava” è fare di tutta un’erba un fascio, ma certo la spinta verso il disimpegno pubblico di Andrew arriva anche da questo desiderio di William di proteggere la corona.

Cosa cambia per Beatrice e Eugenie?

Per la pace dei cuori reali e delle influencer reali, le figlie non perdono il titolo né il ruolo: Beatrice ed Eugenie mantengono i loro stili reali e non risultano coinvolte nella rinuncia del padre. Anzi, alcune fonti spiegano che la famiglia reale cerca di separare il più possibile le carriere pubbliche delle due principesse dal caos mediatico paterno, lasciandole libere di continuare i loro impegni e la vita privata. Questo significa che, sul breve termine, le ragazze non vedono cambiare la loro posizione ufficiale.