La monarchia britannica torna sotto i riflettori, per una notizia sensazionale. Il Principe Andrea, ora ex Duca di York, fratello minore di Re Carlo III, ha annunciato di rinunciare all’uso dei suoi titoli nobiliari.

La notizia, confermata da Euronews e The Irish Times, è arrivata il 17 ottobre 2025 e ha scosso gli equilibri già precari della famiglia reale.

Secondo quanto riportato, la decisione sarebbe frutto di un lungo confronto con il Re. In un comunicato ufficiale, Andrea ha dichiarato che “le accuse persistenti nei miei confronti distraggono dal lavoro di Sua Maestà e della famiglia reale”. Si intende quindi che la scelta fosse motivata dal desiderio di non danneggiare ulteriormente la Corona.

Andrea non è più Duca di York dopo lo scandalo Epstein e la denuncia di Virginia Giuffre

Il passo indietro del Principe Andrea non arriva dal nulla. Tutto ha origine con il caso Jeffrey Epstein, il finanziere americano trovato morto in carcere nel 2019 mentre era in attesa di processo per traffico sessuale di minori. Tra i nomi che comparvero nel suo circolo di conoscenze di alto livello, spuntò anche quello del Duca di York.

Virginia Giuffre, una delle presunte vittime di Epstein, lo accusò pubblicamente di aver avuto rapporti sessuali con lei quando aveva solo 17 anni. Il principe ha sempre negato ogni addebito, ma nel 2022 raggiunse un accordo extragiudiziale con la donna, versando una somma consistente pur senza ammettere colpa. Da quel momento, il suo ritorno alla vita pubblica è stato praticamente impossibile.

Con l’uscita imminente del libro della Giuffre, che promette nuovi dettagli sulle presunte frequentazioni del principe, Buckingham Palace ha deciso di agire per tempo con questa mossa inattesa.

Cosa cambia per la monarchia britannica?

Andrea smette di usare i titoli di Duca di York, Conte di Inverness e Barone Killyleagh, oltre a sospendere l’uso delle onorificenze come Cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera.

Tuttavia, come sottolinea The Guardian, non si tratta ancora di una revoca ufficiale: legalmente resta Duca di York, poiché per togliere il titolo servirebbe un atto formale del Parlamento britannico.

Il Re, secondo le indiscrezioni di AP News, avrebbe insistito su una rinuncia “volontaria” per evitare una crisi istituzionale. In pratica, Andrea diventa un principe senza ruolo, fuori dalla linea degli impegni pubblici e confinato in una sorta di esilio dorato.

Per la monarchia si tratta di un tentativo di ripulire l’immagine dopo anni di scandali e tensioni interne.

L’effetto sull’opinione pubblica e il futuro del principe

Sui social, l’effetto è stato immediato: tra meme, ironia e indignazione, il nome di Andrea è tornato in tendenza. Molti britannici hanno accolto la notizia come un passo dovuto, altri l’hanno vista come una mossa di facciata. Resta il fatto che il principe, oggi 65enne, non potrà più rappresentare la Corona in alcuna forma ufficiale.

Resterà comunque Principe Andrea, poiché quel titolo gli spetta per nascita.

Un’era che si chiude a Buckingham Palace

La rinuncia di Andrea segna simbolicamente la fine di un capitolo imbarazzante per la monarchia britannica. Dopo anni di scandali, interviste disastrose e silenzi pesanti, il Re tenta di ristabilire la dignità dell’istituzione.
Come scrive The Irish Times, “questa non è una punizione, ma un atto di sopravvivenza”.

Il Duca di York non c’è più, almeno di nome. Resta solo il Principe Andrea, un uomo che porta sulle spalle il peso di un titolo svuotato e di un passato che la monarchia preferirebbe dimenticare.