“Gli uomini sono tutti uguali” siamo solite inveire noi donne, alla prima occasione utile. Ma non è vero, loro non sono tutti uguali. Ognuno fa rabbrividire a suo modo. E a noi signorine, con uno spiccato gusto dell’orrido, il “corteggiamento” vario, onomatopeico e mai scontato, in fondo, piace.
Così li lasciamo senza briglie a rincorrere l’altro sesso, a guardare il proprio riflesso nelle vetrine o, peggio, a vantare competenze che no, proprio non gli si addicono. E se un’evoluzione c’è stata, riguarda sicuramente il livello di dignità personale che preservano, nell’attuare le tecniche da rimorchio scoperte con gli anni.
La redazione di Blog di Lifestyle ha così studiato i comportamenti degli uomini, riuscendo a creare una “scala evolutiva della seduzione” e attribuendo ad ogni maschio il suo gradino in questa difficile ascesa.
1. Il tamarro
Beh partiamo dalla base. Come la scimmia prima dell’uomo, il tamarro anticipa il corteggiatore medio. Il suo segno distintivo è il clacson della Punto modificata e completa di alettoni, strobo e luci blu. E poi il panico, quando il finestrino si abbassa e dal buio dell’abitacolo vengono fuori espressioni colorite dell’idioma locale. Con lui nei paraggi, istintivamente la vittima pensa a un rapimento alieno. E quindi il consiglio, caro tamarro, è proprio questo: telefona casa, arrivaci, rinchiuditici e lancia le chiavi dalla finestra.
2. Il giullare
Tra le sue infinite e non pervenute doti, il giullare decide di puntare sulla simpatia. Ad ogni costo. In ogni luogo. Spesso fuori luogo. Quando il suo radar localizza una donzella nelle vicinanze, nella sua testa scatta il click dell’idiozia, quel click che provoca risate convulse, diarrea verbale e magnetica attrazione per le magre figure. Un consiglio anche a te, caro giullare: attirare l’attenzione è fin troppo semplice, attirare l’interesse è tutta un’altra storia.
3. Il MdF
Il morto di f**a è, ahimè, un esemplare di maschio con cui tutte le donne si troveranno prima o poi a fare i conti. Si aggira per le strade come un tossico in crisi d’astinenza, l’unico senso che ormai utilizza è quello dell’olfatto, una voce femminile gli provoca sussulti e tachicardia, poco importa che sia della pensionata in fila alla posta. Consiglio: caro MdF, ok, in tempo di guerra ogni buco è trincea, ma vedi, non siamo in guerra.
4. L’imbranato
L’imbranato, genericamente, ha già serie difficoltà da solo. Sotto pressione e con l’ansia da prestazione addosso è decisamente il controllo ad avere sotto lui. Una bomba a orologeria che potrebbe esplodere da un momento all’altro, provocando disastri inauditi e mettendo a rischio l’incolumità sua, della fanciulla e dell’intero globo. Consiglio: curare questi disturbi è possibile, quindi dopo una terapia isolata reintegrati con cautela nella società.
5. L’uomo social
Gli uomini appartenenti a questa categoria, nelle sere invernali, estive e diciamo sempre, aggiungono tizie seminude suggerite dalla piattaforma, poi scorrono su e giù nella chat di Facebook in cerca di una vittima da stalkerare dietro lo schermo e danno vita a monologhi virtuali fatti di “ehi ciao” e “visualizzato alle …“. Consiglio: noi donne siamo pragmatiche e romantiche, lo sforzo della risposta via chat non lo dobbiamo a nessuno, a meno che non sia il tizio per cui sbaviamo da un decennio. E poi, andiamo, la tastiera ci rovina la manicure, dunque, tecnica bocciata.
6. L’amicone
Questa è una delle tecniche più autolesioniste della storia del rimorchio, ma nonostante ciò, alcuni uomini diabolicamente perseverano. Le donne, si sa, impazziscono per l’amico gay e necessitano di un parere maschile solo per capire come la pensa il tipo che gli interessa. Così non si rendono conto che l’amicone a cui si mostrano anche seminude, ritenendolo asessuato, in realtà sia un uomo, fatto di carne, ossa e sentimenti. Consiglio: petto in fuori, pancia in dentro e testosterone, per favore.
7. Giacomo Casanova
A primo impatto sembra uno senza occhiali e dieci gradi di miopia. A secondo impatto lo stesso, ma realizzi che sta tentando uno sguardo languido. Il Casanova si ferma così, a posare nei locali dispensando al gentil sesso il suo sguardo tenebroso. Amiche, l’unica soluzione è andare da lui e: “se sei miope sbatti una volta le palpebre, se sei un attore di soap opera, sbattile due volte“.
Un consiglio a Giacomo, che non ci vede, ma ci sente, tuttavia datelo: oltre che con gli occhi, si può parlare anche con la bocca.
8. Il gentleman
È così raro che quando lo incontriamo lo trattiamo peggio del tamarro. Per noi donne è una creatura mitologica, ne abbiamo solo sentito parlare. Insomma, uno che ti apre lo sportello dell’auto, azzecca tutti i congiuntivi e ti porge una rosa rossa è di sicuro un serial killer. Così rendiamo nulli tutti i suoi sforzi, lo apprezziamo, ma alla fine scegliamo di non esplorare quel territorio anni ’20. Anche perché caschetto e frange proprio no. Consiglio: caro gentleman, magari non sei proprio un serial killer, ma solo uno schizofrenico bipolare, non la aggredire come mamma orsa con le tue attenzioni, ma dosale pian piano. Una chance, al contrario degli altri, potresti averla.
9. L’esperto
Se studi architettura lui è il pupillo di Renzo Piano. Se studi lingue ti saluterà nelle prime cinque che gli vengono in mente. Se studi filologia romanza è fregato, perché non l’ha mai neanche sentita nominare, ma esordirà con un falso “interessantissimo”. Insomma, lui è l’uomo più versatile della terra, è onnisciente, preparatissimo e gobbo. L’intelletto, gli hanno detto, è l’arma segreta per conquistare una donna. Consiglio: attento caro Leopardi, la tua effimera cultura potrebbe tradirti quando lei ti sfiderà a Quiz Duello.
10. L’astensionista
Il tamarro suona il clacson, il Narciso si specchia nelle vetrine, l’esperto naviga su Wikipedia, il mondo va avanti e lui è lì, fermo, che resta a guardare. Non si sa se per eccesso di self confidence o per mera rassegnazione, ma questa tipologia di maschio si rifiuta di avvicinare l’altro sesso e, come Maometto, aspetta che sia la montagna ad andare da lui. Consiglio a Maometto: nella realtà le montagne al massimo franano, ciò che conviene è invertire i ruoli.