Cosa troviamo in un menu fast food di solito? Le patatine. Ebbene sapevi che possono avere anche 12 ingredienti?
È apparso in rete un video breve sui fast food molto interessante. In questo video vengono svelati gli ingredienti delle patatine di una nota catena americana di fast food, 12 avete letto bene. In realtà non è questa la cosa più preoccupante, bensì il fatto che solo il sale contiene 3 ingredienti, fra cui il sale di alluminio.
E perché dovrebbe interessarci? Perchè è molto dannoso.
Menu fast food: perché usano il sale di alluminio?
Il sale di alluminio, conosciuto anche come E173, è un additivo alimentare utilizzato per la sua capacità di colorare e schiarire gli alimenti.
Viene aggiunto a diversi alimenti, tra cui caramelle e patatine fritte, proprio per migliorare l’aspetto estetico.
Ma quali danni può causare?
Alcuni studi suggeriscono che l’alluminio possa avere effetti neurotossici, contribuendo a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Sebbene il legame non sia completamente chiaro, ci sono preoccupazioni sui suoi effetti sulla funzione cerebrale.
L’alluminio inoltre può danneggiare i reni, causando complicazioni soprattutto in individui con preesistenti malattie renali.
Esistono indicazioni che l’alluminio possa influenzare negativamente la fertilità e lo sviluppo fetale, un aspetto particolarmente allarmante per le donne in gravidanza.
Dove si trova il sale di alluminio?
Oltre agli alimenti, il sale di alluminio è presente in vari prodotti:
- Cosmetici e prodotti per la cura del corpo (rossetti, ombretti, creme e deodoranti)
- Alcuni medicinali e cerotti.
- Pitture e smalti.
- Ceramiche, tessuti e detergenti.
- Materiali da costruzione e componenti elettronici.
Regolamentazioni sull’uso del sale di alluminio
Regolamentazione Europea
L’Unione Europea regola l’uso dei sali di alluminio attraverso il regolamento (CE) n. 1333/2008, che stabilisce limiti di quantità massima per il loro utilizzo negli alimenti.
Regolamentazione Italiana
In Italia, l’utilizzo dei sali di alluminio è disciplinato dal Decreto Ministeriale 27 febbraio 1996, n. 209, che recepisce la normativa europea e stabilisce limiti specifici per l’uso di additivi alimentari contenenti alluminio.
Articoli correlati:
- Big Mac: ecco cosa accade al nostro corpo quando lo mangiamo
- Siccità cosa fare: una bistecca costa 4600 litri di acqua