Codacons e Chiara Ferragni hanno raggiunto un nuovo accordo e ci sarà anche un indennizzo per gli acquirenti truffati.

Per riassumere brevemente: Chiara Ferragni, la famosa influencer, è finita nel mirino del Codacons per un pandoro di Natale quando alcuni acquirenti hanno scoperto che il pandoro “Pink Christmas” costava molto di più rispetto a un normale pandoro, e si sono sentiti truffati. Il prezzo del pandoro griffato Ferragni era di 9,37 euro, mentre quello normale era solo 3,68 euro. La differenza ha fatto arrabbiare molti, e da lì è partita una serie di indagini e azioni legali.

L’accordo raggiunto fra Codacons e Chiara Ferragni

Dopo tanto clamore, finalmente è arrivato un accordo. Chiara ha deciso di rimborsare i consumatori, e non si tratta di briciole: 150 euro a testa per chi ha acquistato il famoso pandoro. Carlo Rienzi, il presidente del Codacons, ha dichiarato che questo è un grande successo per i consumatori. Non solo, ma Chiara ha anche promesso di donare 200.000 euro a un ente benefico che aiuta le donne vittime di violenza. Insomma, un modo per mettere una pezza a questa situazione un po’ imbarazzante.

Come richiedere il rimborso

Ma come si fa a ottenere questi 150 euro? Gli acquirenti devono contattare il Codacons, sia via email che telefono. Dovranno fornire un documento d’identità e la prova di acquisto, oppure un’autocertificazione. Una volta fatto, basterà attendere la conferma e il rimborso.

C’è chi dice che questo “successo” sia più di facciata. Infatti, finora solo 160 persone hanno richiesto il rimborso, mentre si stima che i pandori venduti siano stati oltre 290.000. Quindi, i 150 euro di indennizzo potrebbero sembrare un ottimo affare, ma in realtà sono poca cosa rispetto ai danni reali. Alcuni esperti suggeriscono che questo accordo possa anche essere un modo per Chiara di evitare un processo lungo e complicato.