Ogni qualvolta una giornata produttiva si prospetta per l’indomani sappiamo bene che è di una “levataccia” che avremo bisogno. Siamo stati, per così dire, programmati per cominciare le nostre attività di mattina e finirle al tramonto, a prescindere da cosa ne pensi il nostro corpo. Perché chi dorme, è risaputo, non piglia pesci. Così, la maggior parte di noi si trova costretta a impostare la sveglia verso le 5:45, quarto d’ora più, quarto d’ora meno.

È una logica quasi impeccabile, insomma: se c’è del lavoro da fare, bisogna star svegli. Eppure, si può essere produttivi anche dormendo. Stando a delle recenti ricerche scientifiche, infatti, dormire di più al mattino è il miglior modo per incominciare la giornata. Come si spiega sul blog Life Evolver, in effetti, il concetto in sé di “alzarsi presto” non è che una credenza super-diffondibile, che in virtù degli effetti positivi che apporta si trasmette e diventa valida per un numero via via più consistente di persone.

Eppure, ci sono almeno quattro ragioni per cui davvero dovremmo dormire di più di mattina:

Non stiamo dormendo abbastanza

Generalmente, la maggior parte degli uomini e delle donne hanno bisogno dalle sei alle nove ore di sonno per essere in piena forma. Dormire è fondamentale per la maggior parte delle nostre funzioni cerebrali: attenzione, consolidazione della memoria, regolarità dell’umore e salute fisica. Perciò occorre rifletterci bene prima di svegliarsi all’alba: una grave mancanza di sonno può condurre persino a patologie quali il diabete e l’obesità.

Alzarsi non vuol dire essere svegli

A meno che non sia assolutamente necessario svegliarsi a una certa ora, come per esempio per andare a lavoro o all’Università, l’ora specifica a cui ci si sveglia non è importante. Ciò che conta davvero è che ci si alzi in armonia con il ciclo del proprio sonno – qualcosa che cioè ci farà essere più svegli e meno zombie.

Il sonno aiuta a migliorare la memoria

Il sonno può aiutare a migliorare la memoria a lungo termine, ma anche l’organizzazione dei ricordi e l’apprendimento. E questo perché nella fase REM, in cui si dorme, l’attività del sogno ci conferisce una grande produttività mentale, che funge da allenamento per l’incameramento di altre informazioni.

Il sonno fa bene all’umore e fa aumentare le proprie energie

Svegliarsi quando il corpo lo richiede naturalmente sarebbe il modo migliore per sentirsi davvero bene. Perciò la scelta peggiore che si possa fare al mattino è quella di mettere un’orribile sveglia e bere al volo un caffè per darci una scossa: il risultato? Un’adrenalina momentanea, ma destinata a estinguersi nel primo pomeriggio. Pensare, invece, di metterci a letto con qualche ora di anticipo potrebbe aiutarci a sentirci più rilassati e attivi il giorno dopo.