Bio: abbreviazione di agricoltura biologica. Detto di prodotti coltivati e/o allevati col solo impiego di sostanze naturali, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (pesticidi, ormoni, insetticidi, OGM, concimi, diserbanti, antibiotici).
Ma proviamo a rendere tutto un po’ più chiaro.
Uno dei principali obiettivi dell’agricoltura biologica è quello di proteggere il terreno e aumentarne la fertilità, creando un perfetto equilibrio tra suolo, acqua, animali e piante, evitando di sfruttarli eccessivamente e contribuendo così a migliorare la qualità degli alimenti.
“Siamo ciò che mangiamo” sosteneva il filosofo L. Feuerbach; ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo ma anche la mente, migliorare quindi l’alimentazione può migliorare la nostra aspettativa di vita. E non è poco.
È quindi evidente che il cibo biologico avrà effetti positivi sulla salute poiché è privo di tossine e ricco di sostanze protettive e curative, che il corpo assorbe più facilmente, accelerando così la guarigione e la rigenerazione di organi e tessuti.
È sano, e ha un sapore più naturale è anche più gustoso.
È più controllato, sia dal punto di vista della coltivazione che dell’allevamento. Crescendo su terreni “puri”, dunque, è privo di sostanze chimiche, e ne previene, come diretta conseguenza, l’accumulo nell’organismo.
Per produrli tutti questi alimenti bio, viene infine ridotto lo spreco di materie prime, rispettando la biodiversità e riducendo l’impatto ambientale. Un altro punto a loro favore.
Un lato negativo? Certo è che i cibi biologici possono costare un po’ di più ma offrono, come abbiamo analizzato, dei vantaggi “impagabili“; per contro va anche detto che i cibi naturali freschi, proprio perchè naturali e privi di additivi, non si conservano a lungo, ma in realtà, più che un difetto è una maggiore garanzia di qualità.
Il “biologico” non riguarda il passato, ma il futuro, il nostro futuro. Non si tratta solo di salvare la salute, ma anche di salvaguardare la sorte dell’intero pianeta, su cui l’agricoltura ha un impatto rilevante. Purtroppo però, c’è da dire anche che nonostante quasi tutti i prodotti bio non abbiano residui di pesticidi chimici, non si può escludere a priori che non si possano ritrovarne tracce all’interno di essi.
Fino a quando la maggior parte dell’agricoltura sarà basata sull’uso di sostanze chimiche, i residui di pesticidi saranno inevitabilmente riscontrati anche nell’ambiente che ci circonda.