sabato, 27 Luglio 2024

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Come riciclare i regali di Natale

Il Natale è appena passato: regali, buste e pacchetti sotto l’albero addobbato. Quanti di questi non ci sono piaciuti per niente? O li troviamo inutili, vecchi, scomodi, non interessanti, ridicoli? Ecco dei consigli super geniali per riciclare i regali di Natale che proprio… insomma, non ci piacciono!

Se avete ricevuto un maglioncino, un pile, un cardigan, una felpa che proprio non vi piace, che non metterete mai, potete utilizzarli come copertina per il vostro animaletto domestico: una bella base morbida e calda su cui cani e gatti potranno dormire in questo inverno. Oppure semplicemente usateli come indumenti da casa: perfetti per fare le pulizie, i compiti, per cucinare, vi risparmierà la fatica di lavare indumenti di lana e cotone 100% che potrete usare per uscire.

Ma come fare per riciclare i regali di Natale senza farvi scoprire? Potrebbero diventare “nuovi regali” per amici e parenti (stando ben attenti a chi regalare cosa): si risparmierebbero tanti soldi ed è sicuramente divertente.

Guardare in tutta la casa

Controllare in cassetti, armadi, sotto il letto e il divano, in bagno: insomma, ci saranno, oltre ai regali ricevuti questo Natale, anche altri oggetti di cui vorrete sbarazzarvi.

Perfetto stato

Tutti gli oggetti devono essere in perfetto stato: non devono esser stati utilizzati né consumati. Per gli indumenti, poi, meglio se abbiamo ancora l’etichetta.

Pacchetto

Per essere un minimo “professionali” fate dei bei pacchetti, riciclando tutto: carta da regalo, decorazioni, fiocchetti e coccarde, nastro dorato e adesivi, meglio se avete quelli direttamente del negozio o della marca da dove avete “comperato” il vostro regalo.

Buste originali

Dovete riciclare i regali acquistati nel negozio sportivo firmato? Bracciali e collane di quella marca precisa? Bene, avrete sicuramente da qualche parte la busta originale di quello store.

Dopo di che… buon riciclo!

CD e DVD: 5 originali usi alternativi

Nell’era degli MP3 e di Spotify, dello streaming online e di Youtube, i CD e DVD ormai sembrano supporti risalenti quasi alla preistoria: a migliaia si sono accatastati nel corso degli anni sui nostri scaffali e spesso siamo state pervase dal raptus di buttarli via tutti, invece di lasciali lì a prendere polvere. Ma, prima di consegnarli a un triste destino di sacchetti e discariche, ricordiamoci che esistono degli usi alternativi e anche molto creativi che possiamo fare di questi oggetti che, adesso come adesso, sembrano aver perso tutta la loro utilità. Qualche idea? Blogdilifestyle ve ne lascia cinque qui di seguito.

Sottobicchieri

Quelli graffiati o bruciati, insomma completamente irrecuperabili, potrebbero tranquillamente trasformarsi in sottobicchieri: basterà procurarsi due cartoncini o due pezzi di feltro su cui ritagliare i cerchi che andranno a foderare i due lati del disco. Una volta incollati i cartoncini, starà a voi la scelta del tipo di stoffa con cui rivestire i vostri futuri sottobicchieri, se a tinta unita o a fantasie tutte diverse, per ottenere un effetto ancora più originale.

Mosaici

Tutti i CD e DVD inutilizzati possono essere spezzettati e riconvertiti in funzione decorativa: per rendere i vostri oggetti o i vostri regali più scintillanti, tagliate a pezzetti i dischi e, con l’aiuto della colla vinilica, create dei mosaici intorno alle vostre cornici fotografiche, ai bordi dei vostri vasi o al perimetro del vostro specchio. Il risultato sarà scintillante, garantito.

Gioielli

E cimentarsi con qualche eco-bijou? Basta munirsi di un pezzo di fimo da posizionare sulla base del gioiello, stenderlo, creando la forma che si preferisce, per poi mettere tutto in forno a 110° per una trentina di minuti. Adesso, occorre semplicemente spezzettare i CD e ricoprire il fimo di colla, e accostare a uno a uno i pezzetti di CD in maniera tale che possano combaciare in maniera coerente.

Stand porta orecchini

Con un contenitore per CD e un solo disco, sarà possibile realizzare un un porta-orecchini circolare su cui esporre i nostri gingilli. Il CD andrà posizionato orizzontalmente sul supporto e andrà bucherellato lungo tutto il suo perimetro, per ottenere i fori in cui si inseriranno i gancetti degli orecchini.

Orologi con CD

Si comincia con lo stampare un’immagine a proprio piacimento scelta su carta fotografica, ritagliare un cartoncino a forma circolare e un foglio trasparente a metà. Poi, si incollano metà cartoncino e metà foglio trasparente su una faccia del cd (il retro dell’orologio). Ancora, occorre incollare metà cartoncino, l’immagine scelta per lo sfondo e metà foglio trasparente sull’altro risvolto del disco (il fronte). Una volta che la colla si sarà asciugata, basterà forare e ritagliare il tutto seguendo la forma del disco, per poi inserire il meccanismo con le lancette proprio nel buco centrale.

Sacchetti bio a pagamento: verità, bugie e humor

Sacchetti bio a pagamento

Sacchetti bio a pagamento: il nuovo tormentone del 2018.

Mio marito me l’aveva detto: pagheremo i sacchetti di frutta e verdura. Mica ci ho creduto. E poi? Ecco la tassa su sacchetti, bio ma non troppo.

Buon anno!

Sacchetti bio a pagamento vs bollette in aumento

C’è una guerra in corso, anzi più di una, su vari fronti di opinione:

  • è giusto pagare il sacchetto, perché biodegradabili, perché ce lo impone la UE, perché tanto ve li fregavate quando erano gratis
  • è ingiusto pagarlo, si pagava prima e ora si paga a doppio
  • ma vi rendete conto che hanno aumentato tutto, che paghiamo le accise sulla benzina di una guerra di vent’anni fa e vi preoccupate per i centesimi?

Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Morale della favola? Sì è vero che è importante la questione biodegradabile ma è vero anche che la notizia scioccante è che c’è stato l’ennesimo rincaro, che paghiamo per servizi che non abbiamo o sono scadenti e il caos per cosa si scatena? Per i sacchetti.

Sacchetti bio a pagamento: verità e bugie

Vero o falso?

I sacchetti si pagano perché in Europa si fa così: falso. La legge esiste ma non tutti i Paesi europei la applicano. Se saranno costretti o meno a farlo in futuro non lo sappiamo.

Pagare il sacchetto bio agevola l’amica di Renzi: vero. Catia Bastioli guarda caso è a capo di una ditta che produce queste buste. Ops. Però va anche detto che esistono anche altre aziende che li producono.

Questi sacchetti sono biodegradabili al 100%: falso. Contengono plastica al 50% quindi una parte si decompone e l’altra no.

Posso portarmeli da casa e riutilizzarli: falso. I sacchetti si possono portare da casa ma devono essere integri, monouso e adatti agli alimenti. Chi lo stabilisce? Il supermercato, se non vanno bene non saranno accettati.

Se applico l’etichetta direttamente sul cibo non pago il sacchetto: falso. Il sacchetto è conteggiato ogni qual volta si passa un codice a barre sul lettore. Quindi è inutile prendere la mela, pesarla metterci l’etichetta sopra.

Sacchetti bio a pagamento con humor

Passeggiando per twitter ho visto di tutto, soprattutto foto di verdura o frutta con sopra etichette. Commenti spassosi, deliri vari ma soprattutto questo: #cinesacchetti.

Sfogatevi e scrivete anche voi il titolo di un film infilandoci dentro i sacchetti.

Facciamoci due risate in attesa della rivoluzione.

Ma voi cosa ne pensate?

Trend Wellness 2018: le nuove tendenze del salutismo

Come riciclare il vetro: perché è importante farlo, idee e consigli

Come riciclare il vetro

Come riciclare il vetro? Non si tratta di un’operazione difficile ed ormai la raccolta differenziata è obbligatoria per tutti.

Eppure ci sono ancora molti dubbi ed incertezze e poi a cosa serve riciclare il vetro? C’è il modo per riutilizzarlo in casa?

Rispondiamo a tutte queste domande!

Come riciclare il vetro: perché farlo e come farlo

Un milione di tonnellate di vetro, ecco il quantitativo che si produce in Italia. Riutilizzandolo si può risparmiare in termini di materie prime energie e quindi avendo un impatto migliore sull’ambiente perché s’inquina di meno (per fondere una tonnellata di vetro ci vogliono 136 litri di petrolio in meno rispetto alla lavorazione della materia prima).

Niente male vero?

Come si fa?

Barattoli, bottiglie e caraffe vanno nel vetro mentre la ceramica no, i bicchieri di cristallo, vasellame, cristallo, specchi, lampadine, schermo tv, vetri di finestre e neanche il pirex!

Bisogna sempre e comunque consultare il proprio calendario della differenziata se si è in dubbio.

Ricordiamoci sempre di lavare bene tutto ciò che va nel vetro e possibilmente di togliere pezzi di plastica ed etichette.

Come riciclare il vetro in casa

Ci sono tanti modi per riciclare il vetro in casa!

Le bottiglie ed i vasetti si possono decorare con nastrini, bottoni, spago e perline ma si possono anche dipingere con i colori per vetro o rivestire con il decoupage.

Possono diventare:

  • porta fiori
  • porta posate
  • porta piantine
  • lanterne

Ebbene sì anche lanterne perché all’interno vi si possono mettere candeline o lucine a batteria.

Se occorre solo mezza bottiglia basta tagliarlo.

ATTENZIONE: procedere con cura, allontanare i bambini.

Come tagliare il vetro in casa

Cosa serve:

  • alcool etilico o l’acetone che usi per togliere lo smalto.
  • Spago
  • Fiammiferi o accendino
  • Contenitore da riempire con acqua gelata e ghiaccio
  • Bottiglia
  • Carta abrasiva

Come si fa

  1. immergere lo spago nell’alcol ed annodarlo nel punto in cui si vuole tagliare la bottiglia
  2. dar fuoco allo spago e ruotare la foglia in modo che tutto lo spago prenda fuoco (eseguire questa operazione dentro il lavandino)
  3. dopo 15 secondi immergete la bottiglia nel contenitore con acqua e ghiaccio, il vetro si taglia
  4. carteggiate lungo i bordi della bottiglia fin quando non saranno lisci

Fatto!