lunedì, 17 Febbraio 2025

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Arredare casa riciclando (FOTO)

Arredare casa che incubo! Pensare a quanti mobili, vetrinette, poltrone e divani, tappeti, sedie, luci e scaffali dovete comprare, montare, aggiustare. E, soprattutto, a quanti soldi dovete dovete spendere per finire tutte le stanze. Magari di una casa appena comprata, e quindi dopo tutti i sacrifici fatti per trovarla e pagare il mutuo, oppure per un appartamento in ristrutturazione da rinnovare da capo.

Se avete un piccolo budget e non volete spendere tanto tempo né denaro, basta risvegliare la vostra originalità e creatività per trovare l’idea giusta. Arredare casa con pochi materiali, strumenti e colori non è per nulla complicato, soprattutto dopo aver sfogliato qualche rivista o aver visitato qualche sito di riciclo creativo.

I pallet, ad esempio, sono elementi preassemblati poco costosi che possono essere utilizzati per costruire tantissimi oggetti d’uso per la casa. Uno di questi potrebbe essere un romantico letto pensile per il giardino molto simile ad un’amaca e un’altalena proposto da The Merrythought. Anche i pouf e altri mobili per la casa possono essere creati utilizzando pneumatici. Che ne dite poi di divani e poltrone costruite con delle casse di legno? O, ancora, luci e lampadine con delle bottiglie di vetro e plastica?

Tante idee per tanta creatività.

Credits foto: Pour Femme

Le lattine : da rifiuto a risorsa senza pari

Usare le lattine per fare arte è possibile. Una volta utilizzate, le lattine possono avere due vite diverse: o diventeranno un rifiuto ingombrante, o altrimenti possono diventare la base per un’opera d’arte alternativa. Le lattine possono essere in grado di riprodurre le immagine in due dimensioni. In più, sono utili per realizzare costruzioni divertenti. L’utilizzo di questi prodotti aiuterà a rendere tutto più particolare. Quali vantaggi ci possono essere nell’utilizzo delle lattine?

Come usare le lattine in casa

Una delle due possibilità è quella di utilizzare le lattine utilizzate, facendole diventare, per esempio, dei portaoggetti oppure dei portapenne. Basterà dipingerle a seconda di quelle che sono le nostre esigenze, i colori desiderati e avremmo un oggetto pratico d’uso. Inoltre, potrebbe diventare anche un comodo posacenere. In alternativa, sarebbe anche possibile utilizzarle come base per realizzare delle opere d’arte. Tali prodotti possono essere costruiti con una vera e propria arte che sta spopolando. Molti organizzano delle mostre artistiche, addirittura, su quante opere è possibile fare grazie al riciclo.

Una bicicletta fatta di lattine riciclate

Non molti sanno che dalle lattine è anche possibile realizzare una bicicletta. Infatti, la bicicletta in alluminio è economica ed il modello, costruito da un designer spagnolo, utilizza i materiali a disposizione per creare un mezzo di trasporto ecologico. Questo particolare prodotto è stato anche venduto in pezzi, rispettando la filosofia dell’arredamento svedese. Molti hanno comprato la bici montabile così da far assemblare questo prodotto direttamente a casa propria. Questa bici per adesso, non è ancora commercializzata su larga scala però è un prodotto prototipo che si sta diffondendo sempre di più anche perché grazie alla struttura stessa di tali prodotti, è molto leggero. Quindi utilizzare questa bicicletta significa abbattere i costi e salvaguardare l’ambiente dalla presenza di un rifiuto ingombrante come l’alluminio. Il riciclo può diventare perciò un’arte, un modo per migliorare il pianeta prendendosi cura dell’ambiente.

Sacchetti bio a pagamento: verità, bugie e humor

Sacchetti bio a pagamento

Sacchetti bio a pagamento: il nuovo tormentone del 2018.

Mio marito me l’aveva detto: pagheremo i sacchetti di frutta e verdura. Mica ci ho creduto. E poi? Ecco la tassa su sacchetti, bio ma non troppo.

Buon anno!

Sacchetti bio a pagamento vs bollette in aumento

C’è una guerra in corso, anzi più di una, su vari fronti di opinione:

  • è giusto pagare il sacchetto, perché biodegradabili, perché ce lo impone la UE, perché tanto ve li fregavate quando erano gratis
  • è ingiusto pagarlo, si pagava prima e ora si paga a doppio
  • ma vi rendete conto che hanno aumentato tutto, che paghiamo le accise sulla benzina di una guerra di vent’anni fa e vi preoccupate per i centesimi?

Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Morale della favola? Sì è vero che è importante la questione biodegradabile ma è vero anche che la notizia scioccante è che c’è stato l’ennesimo rincaro, che paghiamo per servizi che non abbiamo o sono scadenti e il caos per cosa si scatena? Per i sacchetti.

Sacchetti bio a pagamento: verità e bugie

Vero o falso?

I sacchetti si pagano perché in Europa si fa così: falso. La legge esiste ma non tutti i Paesi europei la applicano. Se saranno costretti o meno a farlo in futuro non lo sappiamo.

Pagare il sacchetto bio agevola l’amica di Renzi: vero. Catia Bastioli guarda caso è a capo di una ditta che produce queste buste. Ops. Però va anche detto che esistono anche altre aziende che li producono.

Questi sacchetti sono biodegradabili al 100%: falso. Contengono plastica al 50% quindi una parte si decompone e l’altra no.

Posso portarmeli da casa e riutilizzarli: falso. I sacchetti si possono portare da casa ma devono essere integri, monouso e adatti agli alimenti. Chi lo stabilisce? Il supermercato, se non vanno bene non saranno accettati.

Se applico l’etichetta direttamente sul cibo non pago il sacchetto: falso. Il sacchetto è conteggiato ogni qual volta si passa un codice a barre sul lettore. Quindi è inutile prendere la mela, pesarla metterci l’etichetta sopra.

Sacchetti bio a pagamento con humor

Passeggiando per twitter ho visto di tutto, soprattutto foto di verdura o frutta con sopra etichette. Commenti spassosi, deliri vari ma soprattutto questo: #cinesacchetti.

Sfogatevi e scrivete anche voi il titolo di un film infilandoci dentro i sacchetti.

Facciamoci due risate in attesa della rivoluzione.

Ma voi cosa ne pensate?

Trend Wellness 2018: le nuove tendenze del salutismo

Come riciclare i regali di Natale

Il Natale è appena passato: regali, buste e pacchetti sotto l’albero addobbato. Quanti di questi non ci sono piaciuti per niente? O li troviamo inutili, vecchi, scomodi, non interessanti, ridicoli? Ecco dei consigli super geniali per riciclare i regali di Natale che proprio… insomma, non ci piacciono!

Se avete ricevuto un maglioncino, un pile, un cardigan, una felpa che proprio non vi piace, che non metterete mai, potete utilizzarli come copertina per il vostro animaletto domestico: una bella base morbida e calda su cui cani e gatti potranno dormire in questo inverno. Oppure semplicemente usateli come indumenti da casa: perfetti per fare le pulizie, i compiti, per cucinare, vi risparmierà la fatica di lavare indumenti di lana e cotone 100% che potrete usare per uscire.

Ma come fare per riciclare i regali di Natale senza farvi scoprire? Potrebbero diventare “nuovi regali” per amici e parenti (stando ben attenti a chi regalare cosa): si risparmierebbero tanti soldi ed è sicuramente divertente.

Guardare in tutta la casa

Controllare in cassetti, armadi, sotto il letto e il divano, in bagno: insomma, ci saranno, oltre ai regali ricevuti questo Natale, anche altri oggetti di cui vorrete sbarazzarvi.

Perfetto stato

Tutti gli oggetti devono essere in perfetto stato: non devono esser stati utilizzati né consumati. Per gli indumenti, poi, meglio se abbiamo ancora l’etichetta.

Pacchetto

Per essere un minimo “professionali” fate dei bei pacchetti, riciclando tutto: carta da regalo, decorazioni, fiocchetti e coccarde, nastro dorato e adesivi, meglio se avete quelli direttamente del negozio o della marca da dove avete “comperato” il vostro regalo.

Buste originali

Dovete riciclare i regali acquistati nel negozio sportivo firmato? Bracciali e collane di quella marca precisa? Bene, avrete sicuramente da qualche parte la busta originale di quello store.

Dopo di che… buon riciclo!