Un blackout militare lancia tutti nel panico: Chernobyl è senza corrente e siamo tutti a rischio.

Il sistema di monitoraggio delle radiazioni delle due aree ha smesso di trasmettere, il sito ora è in mano russa.

L’Agenzia internazionale dell’energia atomica ha lanciato l’allarme.

Chernobyl senza corrente: cosa rischiamo?

Chernobyl fa di nuovo paura e la causa è la guerra in Ucraina.

Le vasche che contengono il combustibile esausto necessitano della corrente per il raffreddamento, è necessario quindi ricollegare la centrale alla rete.

Energoatom, l’azienda statale che sovrintende al nucleare in Ucraina, dichiara: «I generatori diesel hanno un’autonomia di 48 ore, poi i sistemi di raffreddamento per i depositi di materiale nucleare smetteranno di funzionare, rendendo imminente il rilascio di radiazioni».

Ma neanche questo sembra fermare le intenzioni di Putin.

Chernobyl: cosa sappiamo?

L’Agenzia internazionale dell’energia atomica, l’AIEA, ipotizza che Chernobyl potrebbe iniziare a rilasciare materiale radioattivo.
Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’AIEA, ha espresso preoccupazione in quanto “l’approvvigionamento energetico esterno sicuro dalla rete per tutti i siti nucleari” è uno dei sette pilastri indispensabili della sicurezza nucleare.

Energotom aggiunge: “Il vento può trasferire la nube radioattiva ad altre regioni dell’Ucraina, della Bielorussia, della Russia e dell’Europa. Tutto il personale riceverà una pericolosa dose di radiazioni”.
La portavoce del Ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova ha detto: “Stiamo prendendo tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei siti nucleari in Ucraina. La Russia è pienamente consapevole dei potenziali rischi alle infrastrutture nucleari e sta facendo il massimo per assicurare l’adeguata sicurezza degli impianti nucleari dell’Ucraina”

Grossi fa un appello: “Ribadisco il mio urgente appello alle forze dell’ordine che controllano efficacemente l’impianto affinché rispettino le procedure interne di radioprotezione, facilitino la rotazione del personale e adottino altre importanti misure per garantire la sicurezza”.

Al momento i lavori per riparare il collegamento e ripristinare l’alimentazione alla centrale non si possono svolgere a causa della guerra.

Sarà la centrale nucleare a fermare la guerra?