“Senza parabeni“, “senza siliconi“, “senza petrolati“, “con ingredienti di origine naturale“. Chi di voi non si è mai imbattuto in un numero sempre maggiore di cosmetici che sfoggiano queste diciture? Io credo un po’ tutti. Ma perché discriminare tanto queste sostanze? In realtà un vero motivo c’è, e non è da sottovalutare.
Utilizzare cosmetici privi di questi ingredienti potrebbe giovare non solo alla nostra pelle e alla nostra chioma, ma anche alla nostra stessa salute.
Iniziamo dai tanto temuti parabeni, ai quali vorrei dedicare un’attenzione particolare. Cosa sono in realtà? Sono i conservanti chimici più utilizzati nell’industria cosmetica, impediscono il proliferare dei microbi nei nostri amati cosmetici.
Verrebbe da chiedersi: “Allora non sono poi così dannosi?”, e invece no; c’è un dibattito in corso da anni che vede schierata l’industria cosmetica contro il mondo scientifico.
Mentre i primi sostengono che i parabeni siano innocui ed indispensabili per conservare in maniera ottimale i cosmetici, i secondi, per contro, ne evidenziano la loro capacità di alterare l’equilibrio ormonale, all’origine dei tumori, e quindi, la loro presunta “cancerogenità“.
Tanto che, nel 2004, uno studio condotto da un’università inglese, la “Reading“, ha esaminato venti pazienti affette da tumore al seno, scoprendo che ben diciotto di loro mostravano una notevole concentrazione di parabeni nel loro tessuto mammario.
Da qui aumenta lo scetticismo nei loro confronti, alimentato poi da ulteriori studi e ricerche sul caso.
Come riconoscerli? I loro nomi terminano col suffisso -paraben.
Largamente utilizzati nella cosmesi per le loro proprietà idrorepellenti e antistatiche sono i siliconi. Il loro risultato è però ingannevole, pelle e capelli risultano morbidi, ma solo al tatto, perché essendo sostanze repellenti impediscono il passaggio di sostanze nutritive che riuscirebbero realmente ad idratarli e nutrirli. Essendo creazioni chimiche, non sono biodegradabili, permangono quindi nell’ambiente, rappresentando una grave fonte di inquinamento ambientale.
Li riconosciamo dai suffissi -one, -ane.
Denominazione diversa, ma con proprietà simili ai siliconi, dannosi anch’essi per l’ambiente, sono i petrolati; gruppo nel quale troviamo tutte quelle sostanze chimiche derivate dalla raffinazione del petrolio. Il loro utilizzo, a lungo andare occlude i pori, impedendo così la corretta ossigenazione della pelle.
Li troviamo sotto i nomi di: petrolatum, paraffinum liquidum o cera microcristallina, mineral oil.
So già a cosa starete pensando: “Come faccio a controllare se un prodotto contiene o meno queste sostanze?”.
Dal 1997 l’Unione Europea, ci ha semplificato di parecchio le cose, rendendo obbligatoria, su ogni prodotto, la lista degli ingredienti in esso contenuti, definita come INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredient). Quindi da quest’ultimo, armandoci di tanta pazienza e aiutandoci con i suffissi, possiamo cercare di acquistare prodotti “più sani” per noi è per l’ambiente, fino a quando fonti attendibili daranno una risposta certa e univoca a tutte queste tesi.