Diciassette anni sono passati, ma ci sono ancora news sul caso di Denise Pipitone che sparì da Mazara Del Vallo.

La madre, Piera Maggio, non si è mai arresa: Denise è viva e la troveremo.

Nel mentre spuntano dichiarazioni e lettere. Testimoni hanno visto, hanno sentito e si è finiti a controllare una botola in casa di Anna Corona, senza successo.

Ora ci sono nuove svolte.

La lettera anonima su Denise Pipitone

Il legale di Piera Maggio dice: «Ringrazio chi ce l’ha inviata, ci sono informazioni molto importanti, ma lo invito a fare uno sforzo ulteriore e a mettersi in contatto con noi».

Il contenuto non viene rivelato.

Frattizza sui social scrive: “Ci rivolgiamo a quella persona che dopo 17 anni ha avuto il coraggio e il senso civico di inviare una lettera anonima al mio studio legale, dando informazioni nuove, ti invitiamo a fare un altro passo, nella massima riservatezza, fatti sentire. Noi lo ringraziamo per il suo senso civico e chiediamo un ulteriore sforzo, è importante che si faccia sentire in qualche modo”.

Cosa c’è di così importante nella lettera? Cosa dichiara questo misterioso testimone? C’entra per caso l’indagine in casa di Anna Corona?

Contemporaneamente sono emerse delle minacce, che furono fatte all’epoca, al militare Francesco Lombardo che dichiara: «Era ottobre e sul parabrezza della macchina del mio collega è stato trovato un biglietto e lì ho pensato che stavamo dando fastidio a qualcuno. Era diretto a lui e c’era scritto: “Tonino non vi siete stancati di girare per Mazara del Vallo? Avete famiglia, questo non è un fatto di pedofili né di traffico d’organi”».

Il testimone sordomuto vide Denise Pipitone?

Emerge anche un altro testimone: Battista Della Chiave, l’uomo sordomuto che lavorava nel magazzino da dove era partita la telefonata ad Anna Corona.

All’epoca fu sentito ma si pensa che ci fossero stati errori con l’interprete.

Battista Della Chiave, secondo i nuovi periti, avrebbe dichiarato: «Hanno rapito la bambina, superato un cavalcavia e l’avrebbero portata via con una motocicletta e poi nascosta in una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via. La bambina piangeva e sono andati via, avrei voluto sparargli. La moto era stata poi buttata in mare»

Si suppone che ci sia di più: Della Chiave potrebbe aver collaborato con i rapitori ed essersi occupato della bambina. Della Chiave riferisce anche del pianto della bambina, che aveva fame e sentiva freddo e dice di averle dato da mangiare una minestra imboccandola per indurla a calmarsi e farla addormentare. Si suppone dunque che sia stato coinvolto nei fatti.

Della Chiave ha indicato un uomo sui 25 anni con i capelli ricci, i baffi ed il pizzetto, elemento che non è mai emerso prima.

Chi è quest’uomo? Della Chiave ha davvero partecipato al rapimento?

Se si risalisse a rapitori si potrebbe scoprire a chi fu venduta Denise?