Emis Killa indagato attualmente, ha ufficialmente rinunciato a partecipare al Festival di Sanremo 2025. La notizia è arrivata attraverso un post su Instagram, dove ha dichiarato: “Dopo 15 anni di carriera, ero pronto per affrontare il mio primo Sanremo, ma preferisco fare un passo indietro”. Il motivo? Un recente daspo che gli impedisce di assistere a partite di calcio per tre anni, a causa della sua implicazione nell’inchiesta “Doppia Curva”.
Emis Killa indagato: perché il daspo?
Il daspo, che è un provvedimento amministrativo, è stato emesso a seguito di un’indagine che coinvolge il rapper e il mondo degli ultras milanesi e interisti. Durante le perquisizioni nella sua casa, sono stati trovati diversi oggetti pericolosi, come coltelli e tirapugni.
Queste scoperte hanno portato le autorità a considerarlo “pericoloso”, spingendo a una decisione drastica. Emis Killa (pseudonimo di Emiliano Rudolf Giambelli) ha voluto chiarire che intende seguire il corso dell’indagine senza creare polemiche o attirare l’attenzione dei media. Il rapper al momento risulta indagato per associazione a delinquere.
Addio a Sanremo, la Rai non lo sostituisce
La Rai ha confermato che Emis Killa non sarà sostituito, quindi il numero di artisti in gara scende a 29. Carlo Conti, il direttore artistico del festival, ha espresso il suo rammarico per la decisione del rapper, comprendendo il suo stato d’animo e l’impatto che questa situazione ha sulla sua partecipazione.
Il ritiro di Emis Killa da Sanremo 2025 è stata una sorpresa per molti fan, ma la situazione attuale richiede che l’artista prenda una pausa per riflettere.
Emis Killa ha concluso il suo messaggio con un tono ottimista, sperando di poter partecipare a un futuro festival in cui la musica possa essere al centro della scena. Ha espresso il desiderio di presentare la sua canzone e divertirsi, come avrebbe dovuto avvenire quest’anno.