Esiste l’intolleranza dal vivo, e poi esiste anche quella sui social network: la redazione di Blog di Lifestyle ha individuato per voi i 10 errori social più ricorrenti (e anche più insopportabili) in cui possiamo imbatterci online. Buon divertimento – o forse no.

Il nichilismo

Tratto cararatteristico dei depressi di professione, il nichilismo è il sentimento che serpeggia tra i più disparati status che ci appaiono sulle nostre home dei social network. Una domanda sorge spontanea: ma voi mai una gioia, eh?

Pubblica intimità

Passi il costume da bagno, perché il moralismo non ci piace: ma i completini intimi? I topless vedo-non-vedo? I corpetti di raso o i reggiseni merlettati (se non addirittura le mutandine in pizzo) cercate di riservarli a qualcuno di speciale. Dai, ragazze.

Litigiosità diffusa

Veniamo a un’altra categoria intollerabile: i litigiosi, quelli che sembrano non aspettino altro che accendere il fuoco della discordia ad ogni occasione. Godersi la vita, ogni tanto?

Aulicità da baraccone

E che dire dei professorini? Quelli che per commentare anche la cosa più banale devono ricorrere a termini ricercati e sofisticati, pur di mettere in mostra la propria scienza? Ragazzi, perché non vi prendete il tempo necessario a un bel bagno… D’umiltà?

Il mistero delle abbreviazioni

Scrivere “k” al posto del “ch” o la “x” invece del “per”: perché? La maggior parte dei servizi SMS non sono più a pagamento, considerati i pacchetti-offerta che gli operatori telefonici mettono a disposizione dei propri utenti. In più, non stiamo inviando messaggi via cellulare, siamo su una chat: le lettere non si pagano.

Tag selvaggio

I tag di massa, quelli che ci colgono inesorabilmente nei post di auguri per Natale o Pasqua, per gli onomastici, o negli inviti a eventi che si vogliono pubblicizzare, se non addirittura nel buongiorno quotidiano: basta!

Lavori di fantasia

Scrivere tra le informazioni personali “lavora presso Abercrombie” ed essere un panzone. Classificarsi come “modella” che “lavora presso me stessa” e poi rivelarsi uno scorfano. Insomma, gente, ma chi volete prendere in giro?

Punteggiatura free

Ciao…..come stai…..“: a chi non è mai capitato di ricevere una domanda che al posto del punto interrogativo avesse solo puntini sospensivi? Condanniamo l’abuso dei puntini sospensivi, soprattutto quando sono più di tre. Senza tralasciare le virgole al posto dei puntini di sospensione: per quelle andrebbe indetta una pena detentiva ad hoc.

Hashtag mon amour

I più divertenti sono sempre loro: quelli che sbagliano il contenuto dell’hashtag o che si confondono nel posizionamento del cancelletto. Della serie “informatizzarsi 2.0, lo stai facendo nel modo giusto“.

Grammatica, questa sconosciuta

I social, si sa, fanno sentire un po’ tutti dei grandi autori di narrativa: e in tanti casi la sostanza c’è anche, ma la forma è un vero disastro. La grammatica, cari utenti, esiste anche online, spiacenti!